​In otto vincono contro il quorum: in corsa senza sfidanti /Ecco chi sono

Lunedì 27 Maggio 2019 di Francesco Campi
In otto vincono contro il quorum: in corsa senza sfidanti /Ecco chi sono

ROVIGO - Mentre i numeri delle Europee già spingono qualcuno a calcoli azzardati, ci sono numeri che già significano vittoria. Se, infatti, lo scrutinio delle Amministrative, che in Polesine interessa oltre al capoluogo altri 32 Comuni, inizierà nel primo pomeriggio di oggi, già un quarto dei Comuni chiamati al voto ha già un sindaco: si tratta degli otto candidati che correvano senza sfidante e che avevano come unico avversario il livello di affluenza. Perché l'elezione fosse valida, infatti, era necessario il raggiungimento del quorum del 50% dei votanti. Missione compiuta per tutti.
 
CINQUE RICONFERMEPer cinque si trattava della corsa alla riconferma, con il fatto di trovarsi senza sfidanti già di per sé indice di una concorrenza sbaragliata in partenza. Stefano Magon, di centrodestra, di fatto rieletto primo cittadino di Pincara, preferisce comunque scaramanticamente attendere lo spoglio, formalmente rispettoso dell'ipotesi che non sia stato superato il secondo quorum previsto, ovvero quello del numero di voti validi non inferiore al 50% dei votanti. Un'ipotesi di nullità del voto, questa, che non sembra tuttavia aver mai avuto un'applicazione concreta perché la metà di chi si è recato alle urne dovrebbe aver invalidato il voto. Già si rimbocca le maniche, invece, il sindaco di Villanova del Ghebbo Gilberto Desiati, 49 anni, dipendente di banca di origini abruzzesi, che cinque anni fa aveva sbaragliato gli avversari con una percentuale del 73%: «Contento per la partecipazione, ringrazio i cittadini per la fiducia accordata. E da subito partiamo con la rotatoria del Bornio rilancia - Un appello a tutti: di aiutare i giovani consiglieri in consiglio comunale attraverso la partecipazione alla vita cittadina». Aldo D'Achille, il 48enne insegnante di religione sostenuto dal centrosinistra, dopo un quinquennio di apprezzamenti si è trovato a ballare da solo: la musica ha iniziato ad essere una marcia trionfale già alle 17.51. «Ha vinto l'intera comunità di San Bellino commenta a caldo - Il progetto paese costruito in questi anni ha alimentato la corresponsabilità dei cittadini per il loro territorio. Questa è l'azione politica in cui abbiamo creduto e che continueremo a promuovere: la squadra non è data solo degli amministratori, ma da un intero paese». Stessa situazione per il sindaco di Bosaro Daniele Panella, socialista, 58 anni, direttore del Consorzio Isola di Ariano Servizi Sociali, che gestisce le case di riposo di Ariano, Taglio di Po e Corbola: «Felici nel segno della continuità - è la sua sottolineatura - L'alta affluenza ci conferma che l'operato impostato è stato capito dalla comunità bosarese».
Confermato con la fascia tricolore anche il 43enne primo cittadino di Canda Alessandro Berta, che taglia il traguardo del terzo mandato possibile visto che il suo Comune è abbondantemente sotto i 3mila abitanti. Non è una conferma, ma quasi, quella del nuovo sindaco di Bagnolo di Po Amor Zeri, vicesindaco uscente, nonché sindaco prima di Caberletti. «Il pensiero era il quorum, ma vedo che la gente di Bagnolo ha apprezzato il lavoro fatto», le sue parole ieri sera.
CAMBIO DI COLORECambiano colore, invece, Ariano e Frassinelle. Nel primo dei due Comuni, dopo il passo indietro del sindaco uscente Carmen Mauri e del vicesindaco e già sindaco Giovanni Chillemi, la candidata del centrosinistra Luisa Beltrame, avvocato e mamma, 53 anni, si è trovata senza avversari. E la prima sfida del quorum è stata vinta. Missione compiuta anche per Renzo Calzavarini, di centrodestra, sindaco dopo che nel centrosinistra nessuno ha voluto, complice anche il secondo smacco del referendum per la fusione, raccogliere l'eredità di Ennio Pasqualin.
Francesco Campi

Ultimo aggiornamento: 13:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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