ROVIGO - Il virus continua a uccidere. A spegnersi, una persona che si trovava ricoverata in Malattie Infettive a Rovigo. Sale così a 20 il numero dei decessi Covid di aprile di residenti in Polesine che si trovavano ricoverati fra Rovigo e Trecenta, e a 23 il bilancio complessivo dei polesani morti con positività, secondo il report di Azienda zero, che include anche quanti si sono spenti fuori provincia o fuori dagli ospedali, con il totale dall’inizio della pandemia che sale a 757. Intanto il contagio non si ferma, con altre 252 nuove positività, emerse da 4.350 tamponi, nuovamente in misura superiore alle guarigioni, che si fermano a 219.
CONTROLLI
Intanto, in vista della rimodulazione dal prossimo 1. maggio delle misure di contenimento anti-pandemia, in particolare su quelle relative all’accesso e alla permanenza nei luoghi di lavoro, il prefetto Clemente Di Nuzzo ha costituito un “Nucleo a composizione mista per l’effettuazione di controlli congiunti sull’applicazione dei protocolli di sicurezza anti-Covid negli ambienti di lavoro”. A formare questo Nucleo sono personale dell’Ispettorato territoriale del Lavoro, del Nucleo Carabinieri Ispettorato lavoro, del Comando provinciale dei Vigili del fuoco, nonché del Servizio di prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro dell’Ulss 5, con la supervisione della Prefettura.
Nonostante la cessazione dello stato d’emergenza, infatti, il tavolo prefettizio ha ritenuto e condiviso che persistano comunque esigenze di contrasto al diffondersi della pandemia nei luoghi di lavoro. Per questo, quindi, saranno pianificate attività ispettive che potranno essere svolte congiuntamente o in autonomia dalle singole componenti, per verificare che siano rispettate le misure di sicurezza nelle aziende.
«Non bisogna abbassare la guardia - rimarca il prefetto Di Nuzzo - e siamo tutti ancora richiamati alla massima responsabilità per consolidare i risultati ottenuti faticosamente negli ultimi due anni caratterizzati dalla pandemia. Il virus, anche se siamo usciti dalla fase emergenziale, non è scomparso e di fronte a un numero ancora significativo di contagi, occorre continuare a porre in essere comportamenti ispirati a condotte responsabili e rispettose della normativa».