Calcio in lutto: famoso ex-portiere muore dopo 19 anni di coma

Martedì 4 Gennaio 2022 di Alessandro Garbo
Nella vecchia foto sportiva Bruno Zacconella è il quinto da sin. nella fila in piedi

CRESPINO - La sua partita più lunga è durata quasi 19 anni, ma adesso è arrivato il fischio finale, che pone fine a tante sofferenze. Nel marzo 2003, Bruno Zacconella ha appena 44 anni quando rimane vittima di un drammatico incidente domestico e viene ritrovato privo di sensi dai familiari che lo soccorrono. Sono trascorsi 19 anni e l’uomo è entrato in un coma irreversibile, fino alla notte tra il 30 e il 31 dicembre, quando il cuore di Bruno smette di battere. Il calcio polesano è in lutto per la scomparsa dello storico ex portiere, di 63 anni, che aveva difeso i pali di Sant’Apollinare, Fulgor Crespino, Ac Fratta e Villanovese. Classe 1958, sposato con Oriella, lascia i figli Alessio e Matteo, il fratello Benedetto e la sorella Bruna. Aveva lavorato in un’azienda di Rovigo che produceva scarpe, poi per Brt Spedizioni e trasporti e, prima dell’incidente, in una ditta di Santa Maria Maddalena
La sua passione per il calcio è stata trasmessa al figlio Matteo Zacconella, difensore esterno, che lo ricorda commosso: «Mio padre ha giocato con le maglie di Crespino, Fratta e Villanovese, ha collezionato presenze in Prima, Seconda e promozione. Io l’ho visto giocare, ero piccolo, ma non ho dimenticato come si muoveva: era un gatto, si tuffava da un palo all’altro e faceva parate incredibili. Mi ha sempre accompagnato nel percorso calcistico, seguiva le mie partite nelle giovanili della Spal. L’ultima foto assieme ci è stata scattata in un Spal-Padova del campionato Berretti. Sono passato al Rovigo in Serie D e allo stadio c’era sempre, fino al maledetto incidente.

Vogliamo ringraziare le tantissime persone per l’affetto e la vicinanza». 



IL CORDOGLIO 

Il vicesindaco di Crespino, Bruno Malaspina: «Mio padre Gianfranco aveva preso in mano il Crespino nel 1974 e tra i primi acquisti ci fu quel promettente portiere, Bruno Zacconella, arrivato a soli 16 anni dal Sant’Apollinare. Ha iniziato e terminato qui la carriera, è stato tra i protagonisti della promozione dalla Terza alla Seconda categoria». Le parole di Sergio Visentin, assessore allo Sport a Crespino: «Abbiamo giocato assieme nei tornei estivi, la sua morte è un dolore grande che si è protratto negli anni. Ha militato nel Crespino, è stato ceduto alla Villanovese assieme a Sandro Bollato: una scelta per permettergli di misurarsi con campionati impegnativi. Un grandissimo portiere, avrebbe meritato di giocare in palcoscenici più importanti. Quando abbiamo saputo dell’incidente che lo ha colpito, il calcio locale è rimasto sotto shock». 
L’uomo ha lasciato splendidi ricordi, sia calcistici che umani, all’Ac Fratta: «La società si stringe alla famiglia del grande Bruno Zacconella (el Zac), tra i più forti del ruolo negli anni ‘80 in Polesine. All’apparenza burbero e taciturno, in realtà è sempre stato uomo-spogliatoio, pronto ad aiutare i compagni. In partita si trasformava e diventava un puma; forte, elegante, efficace». Moltissimi i post apparsi sui social network per ricordare l’amato portiere e tante le foto amarcord pubblicate, come quella che ritrae la Villanovese nella foto di gruppo stagione 1980-1981. Nell’immagine, scattata in occasione della trasferta di Piove di Sacco, si riconosce anche il portiere Zacconella e in quella stagione la Villanovese vinse il campionato di Prima categoria. I funerali verranno celebrati domani alle 10 nella chiesa di Fenil del Turco, frazione di Rovigo, paese d’origine del 63enne.
 

Ultimo aggiornamento: 08:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci