Avvelenati i 4 vecchi platani: trapano e iniezione mortale, caccia al killer

Venerdì 27 Settembre 2019 di Guido Fraccon
Il buco sul tronco fatto col trapano, per inoculare il veleno
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PAPOZZE - «Quattro platani che hanno quasi mezzo secolo sono stati avvelenati da mano sconosciuta. Sono stati praticati sui loro tronchi dei fori presumibilmente con un trapano a batteria . E' quindi stato inoculato all'interno delle quattro piante un potente veleno». Il fatto, che si è verificato a Papozze in via Rotta vicino agli impianti sportivi di calcio, viene portato a conoscenza dell'opinione pubblica dal consigliere comunale di minoranza Piermarino Veronese nella giornata dello sciopero globale per l'ambiente. «La mano che ha colpito ha commesso un'azione gravissima - puntualizza Veronese - ed i carabinieri della locale stazione sono già stati allertati. Spero che i loro colleghi Forestali possano scoprire l'artefice di questi stupidi e spregevoli comportamenti».
 
AMBIENTE IN PERICOLO Secondo Veronese si tratterebbe solo dell'ultimo episodio di degrado in paese. «Fa il paio - spiega - con il fatto che ancora una volta l'amministrazione comunale non si è espressa in modo chiaro sulla costruzione di una centrale a biometano a ridosso del centro cittadino malgrado i ripetuti no della cittadinanza.
Una centrale contro la quale, con tenacia, il comitato No biogas si sta battendo. Una battaglia nella quale spicca l'impegno ammirevole di un professionista locale che si sta meritando il plauso di tutti coloro che a questa istallazione sono contrari». DEGRADO NEI CIMITERI Ci sarebbero altre situazioni critiche in paese secondo Veronese: «Vogliamo parlare del degrado incomprensibile dei cimiteri, delle discariche abusive e delle costruzioni fatiscenti che dovrebbero essere abbattute per la loro pericolosità? Vogliamo parlare di regolamenti comunali , di sprechi di energia elettrica visto che vengono illuminate alcune zone del paese senza motivo alcuno? Vogliamo parlare infine delle segnalazioni, documentate fotograficamente, di amianto disperso sul territorio o di impianti antincendio?». Guido Fraccon
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