A Rovigo il nuovo corso di laurea sul rischio idrico e geologico

Domenica 21 Novembre 2021 di Nicola Astolfi
Inaugurazione del nuovo corso di laurea

ROVIGO Per un corso di nuova partenza, è stato un risultato eccezionale ricevere oltre 220 domande di iscrizione da studenti di 20 Paesi. Poi è stato possibile immatricolarne 25, dal Canada all’India, dall’Indonesia al Brasile, che dal 1. ottobre frequentano a Rovigo, al secondo piano dell’ex liceo classico in via Badaloni, il nuovo corso di laurea magistrale dell’università di Padova in Ingegneria del rischio idrico e geologico. Il corso, inserito nell’offerta formativa del Consorzio università Rovigo, è stato presentato allo Urban digital center aperto in febbraio dal Comune al piano terra e al primo piano dello stesso edificio. Il progetto ha vinto la scommessa di essere realizzato a Rovigo grazie alla collaborazione interdipartimentale tra gruppi di ricerca dell’ateneo e attraverso la sinergia di istituzioni e amministrazioni locali: in particolare, con il sostegno della Fondazione Cariparo che ha permesso di sistemare l’ultimo piano dell’immobile con un contributo di 640mila euro.
I DOCENTI
Tante richieste di iscrizione, ha spiegato il professor Marco Marani, presidente del corso, che insieme ai colleghi docenti Marco Borga, Nicola Surian e Andrea Rinaldo è stato tra i principali artefici del traguardo, seguono alla novità (di formare specialisti nel gestire risorse naturali in tempi di cambiamenti climatici) unita all’eccellenza: l’università di Padova, nella classifica ShanghaiRanking 2020 sulle materie accademiche, è al 23. posto mondiale in tema di ricerche sulle risorse idriche, subito dietro Princeton e davanti all’università di Stanford e all’Imperial college di Londra. La ristrutturazione al secondo piano, unita alla realizzazione di laboratori informatici, è andata incontro alla Scuola di Ingegneria, denominazione dal 2013 della facoltà di Ingegneria a Padova, e così alle esigenze didattiche di una proposta all’avanguardia.
«Con il recente progetto “Ingegneria 2040” - ha commentato il professor Franco Bonollo, direttore della Scuola di Ingegneria che coordina 34 corsi di laurea e le attività di oltre 14mila studenti - sono state raccolte esperienze dalle varie sedi per delineare i contorni della professione ingegneristica nei prossimi 20 anni. Il nuovo corso a Rovigo dice che il 2040 l’abbiamo già qui».
LE OPPORTUNITÀ
Per il sindaco Edoardo Gaffeo si aggiunge all’offerta accademica costruita a Rovigo dagli anni 90, «una prospettiva internazionale» e il nuovo corso «si sposa con la vocazione del Polesine e al modo in cui le intelligenze sono state impiegate per governare il territorio dopo la tragedia dell’alluvione». L’iniziativa conferma, per il prefetto Clemente Di Nuzzo, che l’università porti sia «la capacità di immaginare il futuro» sia «un presidio scientifico importante anche per la protezione del territorio». La novità è anche «il segnale di quanto sia cambiato il territorio, che tra il 1951 e il 1971 aveva perso un abitante su tre a seguito dell’alluvione», ha ricordato il presidente del Cur Diego Crivellari. Ora, ha spiegato la rettrice dell’università di Padova Daniela Mapelli, a Rovigo si formerà una nuova generazione di professionisti con la capacità di affrontare problemi non standardizzati, perché i cambiamenti climatici creano situazioni in cui è sempre più difficile applicare le analisi di rischio tradizionali. «Su tematiche strategiche per il futuro, il Polesine ha un messaggio da dare al mondo sulla sicurezza idrogeologica», ha aggiunto l’assessore regionale Cristiano Corazzari.
Il presidente della Fondazione Cariparo, Gilberto Muraro, ha ribadito l’impegno dell’ente nel territorio: a questo investimento e allo studentato realizzato in viale Porta Adige, seguiranno nuovi investimenti: all’Accademia dei Concordi «per aumentare il livello dell’offerta culturale» e al Censer «con spazi verdi per attività ludiche e sportive, e soprattutto perché diventi un centro di innovazione».
 

Ultimo aggiornamento: 22 Novembre, 10:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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