"Fagiolo" elimina-code all'incrocio fra viale della Pace e via Gramsci

Mercoledì 15 Marzo 2023 di Elisa Barion
L’intersezione tra viale della Pace, via Gramsci, largo Luccotti Fabbron
ROVIGO - Via il semaforo all’incrocio “da Ponta”: Palazzo Nodari ha in programma di realizzare una rotatoria. L’infrastruttura che andrebbe a regolare l’intersezione tra viale della Pace, via Gramsci, largo Luccotti Fabbron e via Gorizia, è stata messa nero su bianco e è una delle quattro rotatorie di cui l’amministrazione ha commissionato lo studio di fattibilità tecnico-economica a un professionista esterno. Oltre a questo citato, infatti, in municipio sono arrivati gli studi relativi anche a una rotatoria tra le vie Forlanini e Salvo D’Acquisto, una tra corso del Popolo, vie Martiri di Belfiore e Ponte Fonderia, infine all’incrocio tra via De Polzer e viale Tre Martiri.
«Si tratta - spiega l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Favaretto - di quattro studi di fattibilità tecnico-economica che rappresentano una primissima fase di progettazione, innanzitutto per capire se le quattro infrastrutture siano fattibili e poi per avere un ordine di grandezza dell’impegno economico che comportano». Assodato che i quattro studi, ai quali hanno contribuito in modo determinante la dirigente ai Lavori pubblici Marzia Rizzi e Linda Trondoli dell’ufficio Suolo del Comune «che ringrazio - aggiunge l’assessore - per aver seguito questa importante progettazione per la sicurezza stradale», hanno stabilito che le quattro rotatorie si possono realizzare, come indicano le analisi che tra i vari criteri, hanno considerato anche i flussi di traffico, fa seguito il quadro economico: per lo snodo tra viale della Pace e via Gramsci la spesa si aggira intorno ai 600mila euro, per la rotatoria tra le vie Forlanini e Salvo D’Acquisto circa 300mila euro. Per l’incrocio tra corso del Popolo, via Ponte fonderia e via Martiri di Belfiore l’impegno è di 500mila euro, mentre è di 400mila quello per la rotonda tra via De Polzer e viale Tre martiri, per un totale di 1,8 milioni complessivi.

RISORSE DA TROVARE

Tanti soldi che il Comune contava di recuperare, almeno in parte, dal Pnrr, invece dal ministero è arrivata la doccia fredda: «Per la sicurezza stradale abbiamo ottenuto un milione di euro - prosegue Favaretto - ma il ministero ci ha risposto che queste infrastrutture non sono ammesse allo specifico finanziamento. Dovremo recuperare le risorse attraverso altre fonti, ma già con il prossimo avanzo di amministrazione contiamo di avviare due opere».
Il criterio, quindi, è procedere per priorità. In questo caso, le opere, condivise dalla giunta, sono la rotatoria di via Forlanini «anche per gli impegni sul fronte della messa in sicurezza - sottolinea l’assessore - che l’amministrazione ha preso con i residenti», e l’eliminazione del semaforo “da Ponta”. A questo punto, il prossimo passo nell’iter verso la progettazione vera e propria, «una volta sapute le disponibilità finanziarie dell’ente», è l’inserimento delle due infrastrutture nel programma delle opere pubbliche
Di sostituire l’impianto semaforico all’incrocio tra viale della Pace e via Gramsci si parla da anni, ma fino a oggi l’ipotesi non è mai andata oltre la semplice proposta, tra l’altro complicata dalla particolare forma dell’intersezione che coinvolge le due arterie principali. Le ipotesi formulate prima d’oggi prevedevano degli espropri che nel progetto attuale, non ci sono. La forma della rotatoria proposta ricorda quella di un fagiolo: il raccordo è determinato da tre circonferenze parzialmente deformate e sovrapposte con al centro una lunga e stretta aiuola spartitraffico. E aiuole spartitraffico sono previste anche nei punti di immissione di viale della Pace, via Gramsci e largo Luccotti Fabbron. L’obiettivo dell’infrastruttura è quello di eliminare l’impianto semaforico che attualmente regola l’incrocio: ha tempi lunghissimi che arrivano talvolta a superare i quattro minuti di fermata, con il veicolo acceso, in attesa del verde.
 
Ultimo aggiornamento: 08:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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