Stalker 52enne minacciò la sua ex aizzandole contro il rottweiler, condannato a due anni

Martedì 27 Ottobre 2020 di Francesco Campi
Un cane di razza Rottweiler

ROSOLINA - Una tormentata relazione, che ha avuto strascichi pesanti anche dopo la sua conclusione. Appostamenti, con tanto di rottweiler al guinzaglio, minacce, e anche un inseguimento, con speronamento, in macchina. E poi, ancora, scenate con offese e strattoni, sia in un bar che in un cinema. In un’occasione alzando anche le mani sulla donna, con tanto di referto medico ad attestare le lesioni da riferite percosse. Per questo ieri un 52enne residente a Rosolina è stato condannato per stalking e lesioni dal giudice Nicoletta Stefanutti ad una pena di due anni, senza la sospensione condizionale, ed al pagamento di un risarcimento di 10mila nei confronti dell’ex compagna, che era difesa dall’avvocato Daniele Toffanin.

Spartaco Mazzucato, difeso dall’avvocato Monica Violato, è stato però assolto dalla terza accusa che era stata formulata a suo carico, di maltrattamenti in famiglia, nonché da altri episodi che erano contestati.


OSSESSIVO E AGGRESSIVO
Proprio l’atteggiamento ossessivo e aggressivo dell’uomo nei confronti della donna, di origini straniere e di oltre una dozzina di anni più giovane di lui, sarebbe stata la causa che avrebbe portato la compagna a piantarlo ed abbandonare, a fine 2015, la casa dove convivevano dal 2009, andando a stare dalla sorella prima e da alcuni amici poi. Un addio che l’ormai ex compagno non ha accettato, dando vita ad una serie di atti persecutori nei confronti della donna, arrivando anche a ricevere l’ammonimento del Questore nell’ottobre 2016 e venendo poi sottoposto, l’anno successivo, alla misura cautelare del divieto di avvicinamento all’ex compagna.
OLTRE UN ANNO
I fatti oggetto del processo che si è concluso ieri con la sentenza di primo grado si riferivano sostanzialmente al periodo dal novembre 2015 al dicembre 2016, fra Rosolina e Porto Viro. Un anno intero di atteggiamenti minacciosi che sono stati per la donna fonte di ansie e preoccupazioni, culminando con un paio di episodi oltre ogni limite. Come quando si è presentato a casa della sorella di lei dove si era trasferita, minacciandola di bruciarle il locale che gestiva, nonché di ucciderla se non fosse tornata con lui, con frasi come «ti mangio il fegato», non certo in grado di convincere la donna a tornare sui suoi passi, quando piuttosto a spaventarsi e convincersi ancora di più della necessità di interrompere la relazione. O come quando, un anno dopo, inseguendola in auto e speronandola come per farla uscire di strada, una volta che la donna ha raggiunto il cinema e parcheggiato, ha dato in escandescenze minacciando l’amico ed il nuovo fidanzato della donna.
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Ultimo aggiornamento: 09:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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