ROSOLINA - (E.Gar.) È stato l'uomo dei record nel campo della chirurgia dei trapianti, un imprenditore di successo, un benefattore e una persona innamorata della propria terra, un capofamiglia capace fino all'ultimo di dare lesempio. Alle soglie dei 91 anni che avrebbe compiuto a luglio, ieri si è spento Lino Frasson.
Cavaliere della Repubblica, era stato vicesindaco tra il 1975 e il 1980. A lungo alla presidenza della Filarmonica Vincenzo Bellini, vantava un'attiva partecipazione nell'associazionismo. La sua vicenda sanitaria fece storia. Contratta la cirrosi epatica a causa di una trasfusione, dopo sette anni di dialisi, il 5 marzo 1986 fu operato a Innsbruck da Raimon Margeiter con un doppio trapianto di fegato e reni. Intervento pionieristico per l'epoca - fu il primo paziente italiano, il terzo in Europa e il quarto al mondo - cui seguirono 36 anni di una seconda vita. I funerali di Lino Frasson, che lascia la moglie Valeria Avanzi, i figli Maria Rosa, Paola e Massimo, dodici nipoti tra cui l'onorevole Antonio Zennaro, si terranno domani, alle 15.30 nella chiesa di Sant'Antonio, con la salma che sarà poi tumulata nel cimitero locale.