Mareggiata a Rosolina, stabilimenti coperti da rifiuti e detriti: scoppia la polemica per la scarsa manutenzione dei fiumi

Venerdì 19 Maggio 2023 di Giovanni Gnan
Mareggiata a Rosolina, stabilimenti coperti da rifiuti e detriti: scoppia la polemica per la scarsa manutenzione dei fiumi

ROSOLINA MARE - Mentre i responsabili dei diversi stabilimenti balneari di Rosolina Mare si sono già messi all'opera per ripulire le spiagge, in vista del weekend, dall'ondata di legni, detriti e rifiuti di vario genere portati dalla mareggiata che ha colpito il litorale nelle scorse notti, qualcuno ha colto l'occasione per scagliarsi contro le amministrazioni pubbliche per la mancata opera di prevenzione. A detta di molti, infatti, la situazione sarebbe stata perfettamente evitabile se, lungo il corso dei fiumi che sfociano nel territorio quali il Brenta, l'Adige, il Gorzone ed il Po, venisse fatta una corretta attività di manutenzione degli stessi.

A questo va sommato il fatto che, in pochi giorni, è sceso lo stesso quantitativo di acqua che, normalmente, cade in 3 mesi (circa 200-300 mm di pioggia nelle zone che sono state maggiormente colpite dall'emergenza meteorologica).

LA POLEMICA

La polemica è nata da alcuni degli imprenditori di Rosolina Mare, per lo più gestori di stabilimenti, i quali hanno sostenuto che, senza il loro lavoro di pulizia delle spiagge dopo questo evento, straordinario per il mese di maggio, nessuno avrebbe più potuto usufruirne, vista la mole di detriti portata dal mare. Secondo i dati dell'Agenzia Interregionale per il fiume Po, una piena significativa di questa portata non avveniva da almeno un paio d'anni, perciò quello che è arrivato sulla costa è tutto ciò che si è accumulato lungo gli argini del Po e dei suoi affluenti nel corso degli scorsi 48 mesi. Il problema è che tutti questi detriti, oltre a creare danni materiali alle strutture poste sulla spiaggia, dovranno essere smaltiti come rifiuti speciali e, inoltre, bisognerà spostare nuovamente i vari ombrelloni, le torrette, le cabine e i camminamenti per poter ripulire e spianare la sabbia che, nel frattempo, si è accumulata, portata sia dal mare che dal vento, riposizionando poi un'altra volta tutto quanto com'era precedentemente.
Netta la domanda che gli imprenditori di Rosolina Mare si pongono: «È giusto che il Comune di Rosolina, che ha l'unica colpa di trovarsi sulla costa, debba prendersi carico di tutte queste ingenti spese per ripulire la fascia litoranea usurpata da ogni sorta di rifiuto arrivato dai fiumi di altri comuni?».

L'EROSIONE

A tutto questo va ad aggiungersi il problema dell'erosione di costa che sta interessando le spiagge del Veneto e della martoriata Emilia Romagna già da parecchi anni e che ha portato, in alcuni punti, alla perdita di anche 15-20 metri di spiaggia, dovendo ricorrere ad opere di ripascimento artificiale laddove la quantità di sedimenti non risultava più idonea. In ogni caso, dopo l'alta marea di mercoledì notte, il tempo di questi giorni, sebbene sia ancora molto ventoso, lascia presagire che il peggio sia ormai alle spalle e, malgrado le varie polemiche sollevate, tutti gli operatori turistici di Rosolina Mare sono pronti ad accogliere i visitatori.
Intanto il senatore Udc Antonio De Poli annuncia che «in Senato presenterò un'interrogazione parlamentare indirizzata al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, affinché venga riconosciuto lo stato di emergenza nelle zone coinvolte. È importante dare una risposta ai concreti ai nostri territori del litorale veneto».

Ultimo aggiornamento: 14:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci