La turista 25enne "scappa" dall'isolamento e va in hotel a Rosolina: paura epidemia sul litorale

Venerdì 17 Luglio 2020 di Francesco Campi
La turista 25enne "scappa" dall'isolamento e va in hotel a Rosolina: paura epidemia sul litorale

ROSOLINA L'eco della notizia della 25enne veronese trovata domenica a Rosolina in albergo, nonostante fosse sottoposta al regime di isolamento domiciliare fiduciario dal Servizio igiene e sanità pubblica dell'Ulss 9 è divenuto un cupo rimbombo non solo sul litorale polesano ma in tutta la provincia, dove proprio grazie all'attento lavoro di tracciamento e isolamento dei possibili positivi è stato possibile contenere l'epidemia.

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VIAGGIO ALL'ESTERO
Secondo quanto emerso, la ragazza sarebbe stata posta in isolamento perché di ritorno da un viaggio all'estero, perché in questo momento a preoccupare sono soprattutto i contagi di importazione, vista la situazione critica in molti Paesi, anche molti vicini: basti pensare che proprio ieri mattina il ministro della Salute ha aggiunto Serbia, Montenegro e Kosovo alla lista dei Paesi dai quali è in vigore addirittura il divieto di ingresso in Italia, che comprende fra gli altri anche Moldavia e Brasile.

NESSUN TEST
Seppur asintomatica, ancora non risulterebbe essere stata sottoposta a tampone e i 14 giorni di isolamento precauzionale avevano come termine ultimo il 19 luglio. Se dovesse risultare positiva, l'effetto a catena, al di là delle preoccupazioni sanitarie, potrebbe avere conseguenze pesanti per l'intero comparto turistico rosolinese. Per questo si trattiene il fiato. Come spiega il direttore generale dell'Ulss Antonio Compostella, «La competenza del Servizio igiene del monitoraggio sulle persone in isolamento positive o negative si limita ai residenti sul territorio dell'Ulss di competenza. In questo caso, la competenza non è quindi della nostra azienda ma dell'Ulss 9 Scaligera. Se in questi giorni fosse emersa la sua positività - afferma il responsabile dell'Azienda sanitaria di Rovigo - ci avrebbero contattato, ma su chi è in isolamento le Ulss non hanno la possibilità di verificare costantemente il rispetto dell'isolamento, anche perché non può controllare eventuali spostamenti, tanto meno da una provincia all'altra. Spetta alle forze dell'ordine, ed è quello che è successo nel caso di Rosolina».

CONTROLLI SUI MOVIMENTI
«C'è un registro costantemente aggiornato delle persone in isolamento domiciliare al quale loro hanno direttamente accesso le forze di polizia - spiega Compostella - Ed è proprio incrociando questi dati con il nominativo fornito al momento della registrazione in albergo che è emerso il mancato rispetto della misura. Se si fosse trattato di una persona positiva, sarebbe scattata la denuncia penale e ci avrebbero contattato per il trasporto protetto. In questo caso, la vicenda ci è stata comunque segnalata, ma non abbiamo competenza diretta per la sua gestione. Per chi viola l'isolamento fiduciario sono previste sanzioni amministrative».

LE SANZIONI
Infatti, solo la violazione intenzionale del divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione o dimora per le persone sottoposte a quarantena perché risultate positive al virus rientra nella fattispecie dei delitti colposi contro la salute pubblica, previsti all'articolo 452 del codice penale, che stabilisce una pena da 1 a 5 anni. Per la 25enne, quindi, solo una sanzione di 533,33 euro. «Questo fatto aggiunge il direttore generale dell'Ulss Polesana Compostella, - così come la doppia positività emersa in Basso Polesine, ripropone il tema degli spostamenti e dell'utilità dell'app di tracciamento, che ha un fondamento razionale, oltre a ricordare a tutti come non si possa abbassare la guardia perché siamo ancora in presenza del virus».
L'IPOTESI PEGGIORENella malaugurata ipotesi che la 25enne dal tampone di controllo eseguito al termine dell'isolamento risultasse positiva, si dovrebbe mettere in moto anche tutta l'opera di ricostruzione dei suoi contatti e dei contatti dei suoi contatti. «La partita si gioca tutta su questo rimarca Compostella Ed è anche per questo che le strutture ricettive sono tenute a conservare e mettere a disposizione gli elenchi delle persone che hanno ospitato».

Ultimo aggiornamento: 13:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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