Ruspante, genuino, vero. Uomo di calcio vecchio stampo, legato al mondo dei dilettanti e a tutte quelle dinamiche che crescono in un campo sportivo. Le trattative del calciomercato e le amicizie fuori, le birre dopo gli allenamenti e le partite per discutere ore e ore ancora di pallone.
Il Polesine piange la scomparsa di Roberto Massarotto, morto lunedì mattina a 55 anni, vittima di un male incurabile che in due anni, purtroppo, non gli ha lasciato scampo.
Nel curriculum spiccano le esperienze con Costa, Medio Polesine e le ultime stagioni vissute al Pontecchio, da dirigente, in Seconda e Terza. E' amareggiato Lorenzo Cremonese, attuale ds del Medio Polesine: «Perdo un amico e il calcio polesano perde un assoluto protagonista, una persona che si è sempre spesa con sacrificio e passione per lo sport. Abbiamo condiviso un anno al Medio e tre a Pontecchio, è stato lui a invitarmi per dare una mano alla società». Era originario di Crespino, viveva con la famiglia a Rovigo: operaio, lascia la moglie e un figlio. Da fissare i funerali.