Boom prenotazioni, ma il maltempo mette nei guai i ristoranti

Mercoledì 12 Maggio 2021 di Roberta Merlin
Boom prenotazioni, ma il maltempo mette nei guai i ristoranti

ROVIGO «Cosa faccio se durante il pranzo o la cena inizia a piovere? Devo pagare lo stesso?». È una delle domande che i ristoratori in questi giorni si sentono rivolgere dai clienti al momento della prenotazione dei tavoli all’aperto. Dopo un weekeed di sole e ristoranti affollati, il maltempo è tornato in tutto il Polesine. Secondo le previsioni del meteo, acquazzoni improvvisi e temperature tutt’altro che primaverili metteranno a rischio il fine settimana di bar e ristoranti che secondo il decreto Riaperture, possono servire pranzo e cene solo nei dehor e porticati.
«Le varie interpretazioni delle linee guida - spiega Enrico Rizzato della Trattoria Al Ponte di Lusia - ci dicono che in caso di pioggia nel bel mezzo del pranzo o della cena, il ristorante ha l’obbligo di richiudere il cibo avanzato o non servito in una confezione e consegnarlo al cliente. Una soluzione davvero assurda e non poco impegnativa».
METEO AVVERSO
Il problema del maltempo non è da poco per pizzerie e ristoranti. «Al Ponte, fortunatamente, siamo riusciti a ricavare degli spazi esterni abbastanza protetti, anche se piove all’improvviso, come successo negli scorsi weekend, i clienti si dimostrano comprensivi e attendono la fine del temporale seduti al tavolo. In caso di raffiche di vento, in genere telefoniamo ai clienti per annullare la cena o il pranzo. È sicuramente un caos, a volte succede che ci si dimentica di qualcuno e si creano dunque situazioni spiacevoli. Anche questo è una conseguenza della situazione incerta che noi ristoratori ci troviamo a gestire».
«Non abbiamo lavorato - spiega Olvia Cavriani del Prosciuttiamo, in via Fuà Fusinato pensando a ieri - abbiamo solo dieci tavoli esterni e se il meteo decide di non farci aprire, siamo costretti a rimanere chiusi. Una situazione diventata ormai un’agonia per noi ristoratori. Dopo mesi di chiusura, siamo costretti a vivere con gli occhi incollati alle previsione del tempo per organizzare la giornata di lavoro. Spero che il via libera per le consumazioni all’interno arrivino già da lunedì, non possiamo resistere un giorno in più in questa incertezza».
Non sono messi meglio i ristoratori del litorale, ostaggio del maltempo. «Se c’è tanto vento il disagio al mare aumenta - spiega Sabrina Pregnolato del Canarin di Porto Tolle - le nostre giornate dipendono dal meteo. Abbiamo la possibilità di aprire le vetrate, è un vantaggio rispetto ad altre situazioni. Dopo mesi di stop, cerchiamo di essere ottimisti e le prenotazioni, in particolare nel fine settimana, sono sempre molte».
Le linee guida del ministero spiegano che in caso di maltempo «la multa scatta solo se le previsioni hanno, in pratica, indovinato - spiega il numero uno di Fipe Ascom Confcommercio Bruno Meneghini - il ristoratore ha l’obbligo di consultare il meteo prima di servire ai tavoli i propri clienti. Se arriva un temporale non previsto, la sanzione da parte delle forze dell’ordine non scatta».
LE SPERANZE
Dall’altro giorno, in zona gialla, anche i bar senza cucina hanno ottenuto il via libera per l’asporto dopo le 18. Pronte anche le linee per le prossime aperture, forse già dalla metà di maggio. Nel frattempo le associazioni di categoria e i proprietari dei locali hanno rinnovato la richiesta dell’allungamento del coprifuoco alle 23, concessione che dovrebbe scattare in Veneto già dalla settimana prossima. «Anche con i ristoranti aperti all’interno dovrà essere rispettato il metro di distanza tra le persone - riprende Meneghini - saranno due in caso di peggioramento dei contagi».
Tornerà il gioco delle carte nei bar, ma per il momento le nuove direttive non parlano dei quotidiani.
 

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