Rissa con botte da orbi e sedie volanti: il questore chiude il locale per 10 giorni

Sabato 15 Gennaio 2022 di Francesco Campi
I poliziotti appongono i sigilli al locale

ROVIGO - Sedie che volano e botte da orbi. Si tratta di una baruffa che si è verificata all’inizio dellautunno all’interno dell’ex Cortes e che ha coinvolto una dozzina di persone che hanno continuato a darsele di santa ragione anche fuori, per la strada, fino all’arrivo delle forze dell’ordine.

ORDINE DI CHIUSURA

C’è anche questo fatto fra i motivi che ieri hanno portato il Questore di Rovigo, Giovanni Battista Scali, a disporre la chiusura per dieci giorni del locale situato lungo viale Porta Po, che ha riaperto i battenti lo scorso maggio con il nome di “Jester” ad un anno circa dalla chiusura del Cortes. Un locale che oltre alla ristorazione ed al pub, organizza spesso dj set ed appuntamenti musicali, spaziando dalla trap all’hip hop, dalla bachada alla salsa, dalla musica anni ‘90 al reggaeton.
Tuttavia, negli ultimi mesi, le forze dell’ordine, in più circostanze, hanno riscontrato la concomitante presenza, all’interno del locale, di diverse persone pregiudicate ed in due occasioni hanno rinvenuto e sequestrato degli stupefacenti, segnalando alla Prefettura come assuntori i due avventori che ne erano in possesso.

LA ZUFFA

Ma fra i motivi che hanno spinto il questore ad emettere il provvedimento di sospensione della licenza dell’esercizio pubblico per 10 giorni per motivi di ordine pubblico, anche il fatto che al suo interno si siano verificate liti e risse, che hanno reso necessario l’intervento di polizia e carabinieri, spesso su segnalazioni arrivate al 113 o al 112. In una di queste occasioni - come accennavamo all’inizio - la lite ha coinvolto fra le 10 e le 15 persone ed è continuata per la strada, con scambio di percosse fra i partecipanti anche con l’utilizzo di sedie e altri oggetti. La chiusura è stata decisa sulla base dell’articolo 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, che recita: «Il questore può sospendere la licenza di un esercizio nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini».
 

Ultimo aggiornamento: 08:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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