Rigassificatore di Porto Levante "spostato" a Porto Tolle: Porto Viro non vuole perdere i soldi e ricorre al Tar

Rigassificatore, battaglia al Tar

Venerdì 10 Giugno 2022 di Enrico Garbin
Il rigassificatore di Porto Viro

PORTO VIRO - Il Comune di Porto Viro ricorrerà al Tar del Lazio contro il decreto interministeriale che ha stabilito che il rigassificatore di Porto Levante si trovi invece a Boccasette, individuando così Porto Tolle come l’ente cui a partire dal 2020 spetta il gettito Impi di circa 133mila euro annui. Confermando le dichiarazioni rilasciate a caldo, in uno dei suoi ultimi atti la giunta Veronese ha dato mandato agli uffici di individuare un legale qualificato cui formalizzare l’incarico per presentare il ricorso. Anche se la strategia da adottare per mantenere il rigassificatore e il gettito Impi a Porto Viro sarà elaborata dal legale, è un fatto che il nodo sia tutto sulla definizione delle acque di competenza dei due comuni limitrofi e su una sorta di legittimo affidamento per chi, fino ad oggi, si è visto riconoscere oneri e onori sull’impianto.

Nella delibera si ricorda che “La posizione del rigassificatore Adriatic Lng è stata fin dall’origine individuata nel tratto di mare di competenza di Porto Viro”. A supporto vengono citati l’autorizzazione ambientale rilasciata al terminale offshore nel 2009 dal ministero dell’Ambiente e il suo successivo aggiornamento del 2016; il decreto del ministero della Transizione ecologica del 22 febbraio 2022 con cui è stato concesso l’aumento della capacità di rigassificazione da 8 a 9 miliardi di metri cubi annui; la visura camerale che vede la sede della società Gnl Adriatico nel comune di Porto Viro. 
«Il recente decreto interministeriale appare in contrasto con gli atti emanati in precedenza dai ministeri competenti al rilascio delle autorizzazioni integrali ambientali dell’impianto di rigassificazione - si legge ancora nella delibera - questa incongruenza è lesiva degli interessi del comune di Porto Viro che, dopo aver intrapreso un lungo percorso di accertamento fiscale per ottenere il riconoscimento del gettito Ici e Imu, sfociato in accordo quadro che ha permesso il recupero delle somme degli anni dal 2010 al 2017, ora vi vede ingiustamente estromesso dal gettito Impi che è già molto ridotto rispetto al precedente gettito Imu”.
 

Ultimo aggiornamento: 11 Giugno, 10:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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