Adria, impianto di recupero rifiuti nel sito dismesso di Alchèmia

Martedì 19 Ottobre 2021 di Guido Fraccon
Il sito dismesso di Alchèmia a Cavanella Po

ADRIA - Un impianto di recupero di rifiuti pericolosi e non pericolosi, con annessa fabbricazione di prodotti chimici organici, potrebbe nascere alle porte di Adria. La ditta Alchèmia srl ha presentato infatti un provvedimento autorizzativo unico e una autorizzazione integrata ambientale per una nuova installazione in zona Aia. L’azienda, con sede a San Giuliano Milanese, ha intenzione di realizzare questo impianto nel sito ex Alchèmia Italia di via Maestri del Lavoro di Cavanella Po, di cui è proprietà dal 2018. Il progetto non prevede ampliamenti del sito ma la riconversione degli impianti esistenti. Le considerazioni che hanno indotto l’azienda milanese a presentare questo progetto sarebbero diverse e legate in primis all’estensione dell’area del sito dismesso che verrà recuperato e reso operativo. È stata inoltre considerata la presenza in loco, per configurazione e tipologia, di infrastrutture tipiche di stabilimenti chimici. Queste ultime potranno essere riutilizzate e riconvertite. 

POSIZIONE GEOGRAFICA 
Grazie alla sua posizione geografica il sito aspira a diventare un centro di recupero di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi, per l’intera provincia. Ci sarà inoltre, secondo il progetto, la possibilità di creare lavoro e disponibilità di adeguate fonti energetiche. Il terreno su cui sorge l’impianto era utilizzato per scopi agricoli fino al 2002. Nel 2003 fu realizzato lo stabilimento Alchemia Italia che dal 2008 al 2010 ha prodotto carburanti, fluidi, oli industriali, lubrificanti, grassi e gas derivati da petrolio. Dal maggio 2011, data in cui è stata aperta la procedura di fallimento, l’impianto è inattivo. All’interno dello stabilimento sarà creata un’area di trattamento. Qui verranno effettuate le operazioni di rigenerazione e di recupero di solventi come la distillazione e l’evaporazione, le operazioni preliminari precedenti al recupero, compreso il pretrattamento: triturazione, pressatura, lavaggio, essicazione, fluidificazione e operazioni di rigenerazione degli imballi. 
Saranno presenti tre impianti di distillazione - essiccamento, di capacità nominale di 7 metri cubi ciascuno, operanti a temperatura compresa tra i 120° e 250° C. All’interno di queste apparecchiature saranno presenti solventi caratterizzati da vari gradi di purezza, in relazione allo stato di avanzamento della lavorazione in corso, ed i reagenti o additivi necessari al processo. Ci sarà uno spazio dedicato alla messa in riserva dei rifiuti, pericolosi e non, confezionati, in ingresso. Questa superficie sarà di 145,5 metri quadrati ed avrà una capacità di stoccaggio di 192 tonnellate, corrispondenti a 175 metri cubici. Un’area sarà inoltre destinata alla fabbricazione di prodotti chimici e precisamente per la produzione di resine viniliche.
COMPATIBILITÀ IDRAULICA
L’iter per la realizzazione di questo impianto prevede che l’azienda ottenga la delibera di compatibilità idraulica da parte delle competenti autorità sulla Via, il certificato di prevenzione Incendi, il titolo abilitativo edilizio, l’autorizzazione Integrata ambientale, comprendente anche l’esercizio dell’impianto di gestione dei rifiuti, e la concessione idraulica. Il Comune di Adria è a conoscenza del progetto da un paio di anni dal momento che sono stati presentati a palazzo Tassoni diversi i documenti per le modifiche interne ed il cambio di destinazione d’uso di un edificio. Sul tavolo anche la richiesta di permesso di costruire una palazzina destinata a sala controllo, laboratorio analisi, locale trasformatori e motor control center. 
 

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