Rifiuti elettrici, batterie esauste ed estintori scaduti inviati in Nigeria, sequestrate 30 tonnellate, 4 richieste di rinvio a giudizio

Mercoledì 28 Settembre 2022 di Francesco Campi
Il sopralluogo dei carabinieri forestali nell'attività nella zona industriale di Rovigo dove avveniva la raccolta e lo stoccaggio dei rifiuti
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ROVIGO - Dietro la raccolta di elettrodomestici usati si nascondeva in realtà un traffico di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche verso la Nigeria. È quello che hanno scoperto i Carabinieri forestali di Rovigo con un'indagine, coordinata dalla Procura rodigina, durata oltre un anno e culminata con la richiesta di rinvio a giudizio per quattro soggetti, tutti di nazionalità nigeriana, accusati di traffico illecito e gestione non autorizzata di rifiuti. Con il sequestro di circa 30 tonnellate di rifiuti, valutati dai tecnici Arpav perlopiù di natura pericolosa in quanto non adeguatamente bonificati dalle componenti contaminanti e pericolose per la salute umana e l’ambiente, quali i gas ad effetto serra, le soluzioni acide e gli olii. Le indagini, partite da un controllo di un sito produttivo dismesso nella zona industriale di Rovigo dove i militari avevano rilevato un'anomala concentrazione di veicoli usati, pneumatici ed elettrodomestici, hanno poi permesso di individuare anche un secondo capannone di stoccaggio di materiali analoghi, a Badia Polesine, all'apparenza centri di raccolta di materiali usati, in realtà punti di stoccaggio di rifiuti destinati ad essere imbarcati all’interno di container su navi cargo dirette verso porti della Nigeria. Dagli elettrodomestici usati alle batterie esauste, dagli estintori scaduti a pneumatici ormai completamente consumati: la raccolta veniva effettuata in modo capillare senza le necessarie autorizzazioni, consegnando poi i rifiuti raccolti a chi organizza spedizioni verso il continente africano, purtroppo è segnato da numerosi flussi di gestione, spesso illegale, del fine vita di molte tipologie di rifiuti, in particolare proprio di quelli elettrici ed elettronici.

In due diverse occasioni, i carabinieri forestali di Rovigo sono riusciti ad intercettare alla dogana di Alessandria, grazie alla collaborazione del personale dell’Agenzia dei Monopoli, due container, diretti al porto di Genova, all'interno dei quali erano stipati varie tipologie di rifiuti, non dichiarati in bolla: soprattutto condizionatori, televisori, compressori asportati dai frigoriferi e piccoli elettrodomestici usati, oltre a batterie esauste ed estintori scaduti.

Come rimarca Gruppo Carabinieri Forestale Rovigo: «Quello che potrebbe apparire come un recupero di materiali in Paesi in via di sviluppo od un virtuoso riutilizzo di beni talvolta ancora funzionanti, nei fatti si traduce in una esportazione illegale di rifiuti che implica considerevoli danni ambientali in quanto i Paesi destinatari mancano sovente delle infrastrutture tecniche adeguate per il corretto trattamento delle sostanze pericolose.

Alcuni Paesi dell’Africa e dell’Asia sono infatti destinatari di rifiuti, soprattutto rottami elettronici, dichiarati ufficialmente come merce usata, che là vengono disassemblati per recuperarne le sole parti di valore ma che producono al contempo ingenti quantitativi di scarti destinati ad alimentare enormi discariche».

Ultimo aggiornamento: 18:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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