Rifiuti, maxinvestimento di Ecoambiente per realizzare nuovi ecocentri e informatizzare raccolta e mezzi

Giovedì 17 Febbraio 2022 di Elisa Barion
La conferenza tenuta da Ecoambiente

ROVIGO - Un piano industriale talmente solido che sarà realizzato grazie a 22 milioni finanziati da cinque istituti di credito. I vertici di Ecoambiente, società di proprietà dei Comuni che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti in Polesine, erano soddisfatti durante la presentazione dell’operazione finanziaria. Tant’è che il presidente Marco Trombini ha commentato: «Siamo passati dalla guerra dei rifiuti a presentare un piano con linee di finanziamento previste dal Pnrr su 18 progetti per 38,2 milioni, oltre a un finanziamento dalle banche di 22 milioni a un tasso eccezionalmente conveniente. Siamo soddisfattissimi e crediamo sia un aspetto di cui andare orgogliosi, dato che si tratta dell’unica azienda completamente pubblica del territorio, gestita e controllata in modo trasparente con tutti i crismi previsti dalla legge».

IL CREDITO

Le banche che erogano il finanziamento da 22 milioni la cui prima tranche, come ha affermato Trombini ieri, «è arrivata tramite bonifico poche ore fa», sono Banca del Veneto centrale, Banca Adria Colli euganei e Banca Popolare etica, Cassa centrale Raiffeisen dell’Alto Adige e Banca di Cividale, tutte affiliate al Gruppo Cassa centrale che coordina l’operazione. Questa supporterà finanziariamente nel periodo 2021-2025 il piano di investimenti previsti nel Piano industriale di Ecoambiente già approvato dall’assemblea del Consiglio di bacino. E a “benedire” l’operazione erano presenti, tra gli altri, anche Christian Travaglia, responsabile ufficio Corporate finance di Cassa centrale banca, Mauro Giuriolo, presidente di Banca Adria Colli euganei, e Antonio Simonetto, vicedirettore generale di Banca del Veneto centrale. Il finanziamento da 22 milioni ha una durata complessiva di 9 anni e si caratterizza per essere di tipo chirografario, ovvero nessuna garanzia è richiesta se non il preciso rispetto dei parametri del Piano industriale e dei covenants finanziari tipici di questi finanziamenti. Inoltre, come ha evidenziato Travaglia, non è stata richiesta a Ecoambiente una garanzia bancaria in forma di lettera di patronage da parte dei Comuni soci, che risultano pertanto sollevati da ogni onere o responsabilità in merito a questa operazione finanziaria.
«È un impegno della sola Ecoambiente - ha rimarcato Trombini - come è un compito tutto nostro presentare i risultati del Piano industriale. Da parte delle amministrazioni comunali socie non è richiesto alcun impegno».

INVESTIMENTI

I 22 milioni dalle banche, le linee di finanziamento previste dal Pnrr per 38,2 milioni insieme alle disponibilità di cassa di Ecoambiente, portano a 81 milioni l’ammontare complessivo del valore degli investimenti che l’azienda realizzerà nell’arco temporale previsto dal Piano industriale, ovvero fino al 2030. Il dettaglio di come questi soldi saranno utilizzati lo ha spiegato l’amministratore delegato Adriano Tolomei: saranno mirati alla meccanizzazione dei servizi che inciderà sul miglioramento della sicurezza del lavoro, la geolocalizzazione e informatizzazione del servizio di raccolta attraverso l’acquisto di nuovi mezzi dotati di tecnologia 4.0 per il rilevamento degli svuotamenti dei nuovi contenitori provvisti di apposito microchip in previsione dell’applicazione della tariffa puntuale che dovrebbe entrare a regime entro il 2023, la realizzazione di nuovi ecocentri e l’adeguamento di quelli esistenti per un valore di oltre 42 milioni, e per la realizzazione o l’ammodernamento degli impianti industriali di recupero, trattamento e smaltimento dei rifiuti, per circa 39 milioni.

LA META DA RAGGIUNGERE

L’obiettivo di tutto questo, ha ricordato Trombini, è arrivare a un tasso di differenziazione dei rifiuti che si attesti sull’80% «un traguardo che altre provincie hanno già raggiunto, ma crediamo nel salto di qualità che anche il Polesine ora può fare», anche grazie alla rivoluzione nella raccolta dei rifiuti che sta per essere introdotta a Rovigo, con la raccolta porta a porta nel capoluogo.
 

Ultimo aggiornamento: 17:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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