Sull'argine del Po "smaltita" una roulotte: fatta a pezzi e abbandonata

Mercoledì 10 Giugno 2020 di Giannino Dian
La roulotte abbandonata a pezzi davanti a una panchina
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TAGLIO DI PO - Non era mai capitato di trovare sull'argine del Po, invece dei soliti rifiuti - elettrodomestici, tv, pneumatici, calcinacci e altro materiale - una roulotte completamente fatta a pezzi. A fare la scoperta è stata la titolare dell'agriturismo Tenuta Ca' Zen, Maria Adelaide Avanzo verso mezzanotte di lunedì al ritorno da un'uscita in paese, in auto, con la madre Elaine Bennett. 

LA SCOPERTA
«Uscendo, siamo transitate sull'argine - ha detto Maria Adelaide - erano le 20,30 e non c'era nulla sulla strada ciclo-pedonale; neppure nel largo dove è collocata una panchina in legno, che solitamente viene utilizzata per chi cammina o corre sia a piedi che in bicicletta per una sosta ristoratrice. Poi, al ritorno, poco dopo le 23, abbiamo visto un cumulo di rifiuti che trasbordavano sulla strada ma la maggior parte era stata riversata verso la panchina sul lato campagna. C'era buio e piovigginava per cui, dopo una breve sosta, ho subito mandato un messaggio all'assessore all'ambiente, Alberto Fioravanti, avvisandolo di quanto avevamo visto, manifestando pure la nostra condanna per un gesto così offensivo per l'ambiente ma anche per noi che abitiamo nella zona. Senza contare che, dopo l'emergenza Covid 19, sono riprese le presenze nel nostro agriturismo, turisti italiani entusiasti del territorio, del Parco del Delta del Po, quindi, possiamo immaginare quanto sia riprovevole per loro costatare che in questo nostro stupendo ambiente naturale, si debbano verificare comportamenti a dir poco incivili, di gente sconsiderata, pur in presenza di un Ecocentro che funziona egregiamente». 

POLIZIA LOCALE
Subito, ieri mattina, l'assessore Fioravanti ha inviato sul posto Maurizio Ferro, coordinatore dell'Ufficio tecnico per i lavori esterni allo scopo di contattare Ecoambiente per il recupero e lo smaltimento del materiale che sarà effettuato in tempi brevi. Sul posto si sono recati pure la responsabile per i procedimenti ambientali dell'Ufficio tecnico comunale, Manuela Pregnolato e il comandante della polizia locale, Maurizio Finessi, ha inviato l'agente Fabio Doni per un sopralluogo e raccogliere elementi di prova per poter identificare gli sconosciuti autori. A quanto pare, sembra vi siano degli ottimi indizi. «Non so proprio qualificare gli autori di comportamenti del genere - ha detto il sindaco Francesco Siviero - spero solo siano identificati per poter procedere sia in forma sanzionatoria che penale perché, il nostro territorio sul quale impegnamo tante risorse, non merita di avere delle persone prive di coscienza civile e di rispetto sociale e umano». 
 
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