Redditi, sorpresa: il Polesine fanalino del Veneto ma un po' più ricco. Rovigo in vetta, Porto Tolle in coda

Giovedì 21 Aprile 2022 di Francesco Campi
Redditi, sorpresa: il Polesine fanalino del Veneto ma un po' più ricco. Rovigo in vetta, Porto Tolle in coda

ROVIGO - Pandemia o non pandemia, la musica non cambia, anche se c'è una novità: il Polesine si conferma la provincia del Veneto con il reddito medio più basso e ben al di sotto della media nazionale; tuttavia, in assoluta controtendenza, è leggermente cresciuto rispetto all'anno prima. Noccioline - appena una ventina di euro al mese - effetto anche delle misure straordinarie che hanno sostenuto i già bassi introiti dei polesani, ma comunque un dato che spicca, a fronte del calo dell'1,1% registrato a livello nazionale.
Questo il quadro che emerge dai dati delle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2021 e riferite quindi all'anno di imposta 2020, appena diffusi dal ministero dell'Economia e delle Finanze, nei quali non si tiene conto, ovviamente, dell'evasione fiscale, che purtroppo continua ad essere una fetta consistente.

Il reddito complessivo totale dichiarato, si spiega nella nota del Mef, ammonta a oltre 865,1 miliardi di euro con un calo di 19,4 miliardi rispetto al 2019, per un valore medio di 21.570 euro al mese per ciascun contribuente. La regione con reddito medio più elevato è la Lombardia, 25.330 euro, mentre il Veneto è ottavo. Il reddito medio più basso, 15.630 euro, è quello della Calabria.


MENO CONTRIBUENTI
I 170.011 contribuenti della provincia di Rovigo hanno dichiarato nel 2021, quindi per l'anno d'imposta 2020, il primo dell'era Covid, redditi per un totale di 3,299 miliardi: a conti fatti, un reddito imponibile medio, quindi senza tenere conto degli oneri deducibili, pari a 19.407 euro, rispetto ad un reddito medio regionale di 21.633 euro e nazionale di 20.851 euro. Rispetto al 2019, ultimo anno ante Covid, in provincia di Rovigo il numero dei contribuenti si è ridotto di 2.902 unità, mentre l'imponibile totale è calato di 52.488.587 euro. Tuttavia, la combinazione dei due fattori fa sì che - come detto - il reddito medio sia cresciuto di 22 euro rispetto ai 19.385 del 2019.
Rispetto alle altre province venete, comunque, permane il distacco. Quasi abissale quello da Padova, con oltre 3mila euro di reddito imponibile medio dichiarato in più, 22.594. Dietro alla Città del Santo seguono Vicenza, con 21.960 euro, Treviso con 21.793, Verona con 21.514, Venezia con 21.072 e Belluno con 20.796. La media regionale è 20.851 euro.


CAPOLUOGO AL TOP
A livello territoriale ci sono differenze consistenti. Il reddito medio più alto, sempre considerando l'imponibile, è quello dei residenti del capoluogo, 22.539 euro, in crescita rispetto ai 22.484 del 2019, tallonato da Occhiobello con 21.365; in leggero calo, Pontecchio con 20.736 e Castelmassa con 20.257. Seguono poi Adria, con 19.975 euro, prima delle realtà appena sotto i 20mila euro, davanti a Melara con 19.926, che fra i comuni più ricchi è quello che perde di più, con una flessione di addirittura del 4% rispetto al 2019, quando si era piazzato al quarto posto, dopo Rovigo, Occhiobello e Pontecchio. Sopra la media provinciale anche Polesella, Fiesso Umbertiano, Castelnovo Bariano, Arquà Polesine e Canda. In coda, invece, si trova Villanova Marchesana, con appena 15.677 euro medi mensili, in aumento rispetto ai 15.295 del 2019, mentre subito sopra c'è Porto Tolle, con 15.810 euro, sostanzialmente in linea con il valore dell'anno precedente. Crespino, Taglio di Po, Loreo, Castelguglielmo, Pincara, Corbola e Papozze si trovano poi tutti nella fascia dei 16mila euro. Gli altri sono invece tutti fra 17 e 18, con Stienta e Fratta che, invece, pur essendo al di sotto della media, hanno comunque medie reddituali superiori ai 19mila euro.


LAVORATORI DIPENDENTI
A livello di tipologie di reddito, 93.243 sono i lavoratori dipendenti, che hanno redditi medi di 19.469 euro, inferiori alla media nazionale, che è 20.720 euro. Mentre 69.146 sono i pensionati, che hanno un imponibile medio di 17.070 euro, più basso rispetto al dato medio nazionale di 18.650 euro. Appena 1.670 sono i lavoratori autonomi, che mediamente hanno redditi di 55.134 euro, in questo caso più della madia nazionale di 52.980 euro, così come i 6.060 titolari di ditte individuali, che hanno redditi medi per 20.637 euro rispetto ai 19.900 dichiarati in media a livello nazionale. Per 91.380 polesani ci sono guadagni che arrivano da fabbricati, una media di 755 euro, infine 8.720 hanno redditi da partecipazione in società di persone ed assimilate con reddito pari a 13.514 euro. E se 46.173 polesani hanno reddito dichiarato fra 0 e 10mila euro, 832 polesani superano i 120mila euro, con una media di 191.862 euro annui.

 

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