Qualità della vita: Rovigo guadagna sei posizioni grazie a sicurezza e giustizia

Martedì 15 Dicembre 2020 di Francesco Campi
Un bambino e due agenti in una delle iniziative svolte per la sicurezza stradale

ROVIGO La qualità della vita migliora a Rovigo anche secondo la classifica del Sole 24 Ore. Non così tanto, però, come fotografato dalla graduatoria di Italia Oggi pubblicata qualche giorno fa, che aveva registrato un balzo dal 41. al 20. posto. Nella classifica della 31. indagine sul benessere nei territori del Sole 24 Ore, che analizza 90 indicatori, per due terzi aggiornati all’anno in corso, il Polesine si piazza al 64. posto su 107 province, scalando sei posizioni rispetto al non esaltante 70. posto del 2019, ma rimanendo sempre nella seconda metà della graduatoria. Le altre province venete sono tutte più su. Verona è addirittura quarta. Poi ci sono, quasi appaiate, Treviso 29., Padova 31. e Venezia sul gradino 33. Belluno, un po’ attardata, è su quello numero 46, quasi venti posizioni sopra Rovigo.
I DETTAGLI
Il Polesine, in questa classifica articolata in sei aree tematiche, brilla soprattutto sul fronte “Giustizia e sicurezza”, ottenendo un lusinghiero 19. posto. Fra i parametri più positivi, l’indice di rotazione delle cause, con 1,1 procedimenti definiti ogni nuova iscrizione, che vale addirittura la sesta posizione. La durata media delle cause civili, 533 giorni, vale il 22. posto, mentre l’indice di litigiosità, con 631 nuove cause civili ogni 100mila abitanti, addirittura il tredicesimo. Per quanto riguarda i reati, male gli omicidi stradali, 99. posizione, ma anche i tristemente noti furti in abitazione, con 353 denunce ogni 100mila abitanti, 81. posizione. In generale, però, l’indice di criminalità, il totale dei delitti denunciati ogni 100mila abitanti, pari a 2.935, è meglio della media e fa ottenere la 44. posizione. Rovigo, che rispetto al resto del Nord, trainato verso il basso dal dilagare del contagio da Covid, recupera terreno con il 31. posto per positivi in rapporto alla popolazione, si trova nella prima metà della classifica, un po’ inaspettatamente, anche per quanto riguarda “Ricchezza e consumi”, 45. posto, addirittura 32. nella sottocategoria della spesa delle famiglie per beni durevoli, con 3.013 euro l’anno, e anche per “Cultura e tempo libero”, 50., nonostante l’85. posto per i cinema, 0,01 ogni mille abitanti, il 93. posto per la spesa in spettacoli, 12,6 euro pro capite l’anno, e addirittura la posizione 101 per l’offerta culturale, misurata sul numero di spettacoli ogni mille abitanti, appena 29. Ad alzare la media in questa area tematica, oltre al numero di palestre in rapporto alla popolazione, 28. posto, anche i bar: 3,5 ogni mille abitanti, che significano il 13. posto in Italia. Rovigo si piazza, infine, nell’ultimo quarto di classifica per quanto riguarda le altre aree tematiche “Demografia e società”, 76., “Affari e lavoro”, 78., e “Ambiente e servizi”, al numero 79.
GLI ALTRI NUMERI
In ognuna delle sottocategorie si trovano parametri di ogni tipo e molti anche fra loro apparentemente discordanti. Per esempio il Polesine è 13. per startup innovative, 9,5 ogni mille società, però è 95. per cessazioni di imprese e addirittura quartultimo in Italia per nuove iscrizioni di impresa. È al 92. posto per l’indice di vecchiaia, ma addirittura al quinto posto per piscine ogni mille abitanti. E se il numero di infermieri in rapporto alla popolazione, nonostante le difficoltà di questo periodo, vedono la provincia di Rovigo al 30. posto nazionale, è 91. per medici di medicina generale, sempre in rapporto alla popolazione. Male, infine, la natalità: posizione 104, con solo tre province che fanno peggio, ossia Massa Carrara, Cagliari e Oristano.
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