Serata di paura al Pronto soccorso: un altro infermiere aggredito da un paziente

Lunedì 7 Marzo 2022 di Francesco Campi
Una immagine di archivio del Pronto soccorso di Rovigo, dove un infermiere è stato aggredito da un paziente
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ROVIGO È successo ancora: un infermiere del Pronto soccorso dell’ospedale di Rovigo è stato aggredito da un paziente che è arrivato a spaccargli gli occhiali con un pugno al volto, uno dei colpi che gli ha sferrato, spazientito per non riuscire a fumarsi una sigaretta. Sì, all’origine di questa violenta reazione ci sarebbe proprio una sigaretta.

O meglio, una mancata sigaretta, chiesta dal paziente, un soggetto con problemi di dipendenza, ovviamente non solo dal fumo, che nessuno aveva da offrigli.


Questo ha scatenato una reazione da brividi, perché l’uomo si è sfilato la cintura dai pantaloni e ha iniziato a rotearla minacciosamente. Prendendosela anche con il familiare di un paziente, di origini straniere. Poi si è scagliato contro l’infermiere e anche contro l’autista di un’ambulanza appena sopraggiunta. La violenza incontrollata è stata arginata a fatica, nonostante la presenza della guardia giurata, proprio per il servizio di vigilanza in Pronto soccorso voluto dalla Direzione generale. Solo l’arrivo di una Volante della polizia è riuscita a riportare un po’ di calma e a bloccare il paziente fuori controllo.


Il tutto è successo due settimane fa, nella notte fra il 22 e il 23 febbraio, poco dopo lo scoccare della mezzanotte, ma si apprende solo ora. Una notte che per gli operatori è stata particolarmente difficile, con attimi di vera paura, perché l’uomo sembrava assolutamente incontrollabile, nemmeno a chi, come loro, si trova a fronteggiare anche situazioni di grande difficoltà. Ma di fronte alla violenza insensata c’è poco da fare. Nei confronti dell’uomo è stata poi sporta denuncia per lesioni personali aggravate ed è stata valutata anche l’ipotesi di reato di interruzione di servizio.

I PRECEDENTI
Già a gennaio sia la Uil che la Cgil avevano puntato il dito sulle situazioni di tensione che si stavano registrando con frequenza preoccupante al Pronto soccorso, allora investito dalla tempesta della quarta ondata pandemica. Ora, fortunatamente, la situazione sta gradualmente tornando alla normalità dal punto di vista degli accessi e delle complicazioni legate alla separazione dei percorsi fra pazienti negativi e positivi, mentre nel frattempo sono stati assegnati anche ulteriori spazi al Pronto soccorso ed è in fase di conclusione il primo stralcio dell’intervento di ampliamento. Come già in passato, anche in epoca ante-Covid, il personale sanitario continua a essere esposto ad aggressioni. L’ultimo episodio di maggiore gravità era avvenuto a giugno, quando a dover essere curato era stato un infermiere soccorritore, aggredito da un uomo che aveva accompagnato al Pronto soccorso di Porto Viro la propria compagna e che si era spazientito per l’attesa a suo dire troppo lunga, arrivando a mulinare calci, schiaffi e pugni all’indirizzo dell’operatore sanitario, appena rientrato con l’ambulanza per il trasporto di una delle otto persone rimaste ferite in un incidente in Romea.
Le percosse ricevute dall’infermiere avevano lasciato il segno: un labbro spaccato e vistosi ematomi, che erano valsi una prognosi di venti giorni. Purtroppo, però, non si tratta di episodi isolati, ma di fatti ricorrenti. Molti dovute allo stato di ubriachezza in cui versano i pazienti accompagnati al Pronto soccorso. Sempre a giugno, un 55enne molesto ha seminato scompiglio al servizio di Rovigo, sbraitando e spintonando chi tentasse di avvicinarlo, rendendo necessario l’intervento della polizia. Ancora più grave, nell’ottobre 2020, quando un paziente, arrivato al Pronto soccorso rodigino dopo un incidente stradale, durante gli accertamenti in Radiologia si è scagliato contro medico, infermiere e Oss, offendendoli, rivolgendo minacce di morte, aggredendoli fisicamente e arrivando anche a contaminarli volontariamente con il proprio sangue. Nel 2018, invece, erano stati ben tre gli episodi gravi, due al San Luca di Trecenta e uno a Rovigo.

Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 08:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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