Statue di Gesù bambino rubate dal presepe, individuati due minorenni

Domenica 29 Dicembre 2019 di Ilaria Bellucco
La benedizione del Gesù bambino nella messa di Natale
LENDINRA - Sono stati “pizzicati” anche grazie alle immagini riprese dalle telecamere i due ragazzi che hanno portato via le statue di Gesù bambino dai presepi davanti al santuario e al municipio. Sarebbero due minorenni lendinaresi i giovani individuati dai Carabinieri della stazione di Lendinara. Le indagini sono partite a seguito della denuncia dei monaci olivetani per la scomparsa della scultura in vetroresina raffigurante il Bambinello, che si trovava nel presepe allestito in una capannina sul sagrato della basilica della Madonna del Pilastrello.
Le telecamere di videosorveglianza del santuario avevano mostrato l’azione di due giovani che, celati da un cappuccio, verso le quattro e mezza della notte tra il 26 e il 27 dicembre prelevavano il Gesù benedetto e collocato nella capanna durante la messa di Natale. Mentre uno prendeva la statua, l’altro riprendeva con lo smartphone probabilmente per condividere poi la bravata. Nella stessa notte è sparito anche il Gesù bambino del presepe allestito sotto la loggia municipale, facendo pensare che i ladri fossero gli stessi. Si è salvata solo la statua di Gesù bambino del presepe esposto in piazza San Marco. 
LE INDAGINI
Dai filmati, gli uomini dell’Arma comandati dal maresciallo Lorenzo Maggio hanno intuito si trattasse di adolescenti, per la corporatura e alcuni dettagli dell’abbigliamento. Oltre a quelli delle telecamere del santuario sono stati visionati anche i filmati della videosorveglianza comunale, specie della telecamera di piazza Risorgimento. Come previsto, i Carabinieri hanno risolto in poche ore il “caso” che suscitato commenti amari e indignati da parte degli stessi monaci (che avevano definito i ladri “Erodi di oggi”) e di molti lendinaresi. 
Massimo riserbo sulla vicenda, però, dato che i protagonisti sono giovanissimi, e poco o nulla si sa al momento degli sviluppi e di eventuali conseguenze per i due. Così come non è noto se le due statuette siano state recuperate e se possano quindi tornare al loro posto. Intanto, dopo l’indignazione di quanti hanno puntato il dito, in alcuni casi calcando anche i toni, si registra un certo sollievo perché i contorni della vicenda quanto meno sono stati chiariti. Soddisfatto il sindaco Luigi Viaro, che aveva definito gli autori del furto come imbecilli, incapaci di rendersi conto di come il loro gesto potesse creare tensioni in città tra diverse comunità religiose. «Giusto e positivo che siano stati trovati i colpevoli, devono capire che anche quelle che sembrano goliardate sono tra le cose inammissibili – dice il sindaco – Mi auguro che le famiglie spieghino loro che si può diventare uomini adulti anche senza fare queste bravate e ringrazio le forze dell’ordine per la tempestiva risoluzione della vicenda».
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