I senatori in visita sul Delta: «Stop ai pozzi di gas in Adriatico, troppi pericoli»

Venerdì 18 Febbraio 2022 di Giannino Dian
I senatori in visita sul Delta: «Stop ai pozzi di gas in Adriatico, troppi pericoli»

TAGLIO DI PO -  I senatori della commissione Agricoltura scendo in campo per fermare i progetti di estrazione del gas in Adriatico. Lo hanno detto dopo aver visto quanto mostrato dai Consorzi di bonifica del Polesine, Delta del Po e Adige Po, che hanno incontrato una delegazione composta dai senatori Giampaolo Vallardi, presidente, Cristiano Zuliani e Nadia Pizzol, per una visita tecnica sul Delta.

A questa hanno partecipato anche i vertici nazionali e regionali dell'Associazione nazionale dei consorzi di bonifica, l'assessore regionale all'Agricoltura Federico Caner, sindaci, amministratori comunali, presidente del Parco del Delta, rappresentanti delle istituzioni territoriali, Coldiretti e Confagricoltura. L'obiettivo dei Consorzi era illustrare il difficile lavoro quotidiano necessario per mantenere asciutte e in sicurezza le campagne e i centri abitati di un territorio a forte rischio idraulico.


IL TRISTE ESEMPIO

La prima parte della visita è stata in barca, navigando sul Po di Pila verso il mare per raggiungere l'isola della Batteria, esempio lampante delle conseguenze della subsidenza a causa delle estrazioni del gas metano degli anni 40-50, che ha comportato abbassamenti diffusi e non omogenei del territorio con punte di 3,50 metri fino agli anni 80 e ulteriori 50 centimetri dal 1983 al 2008. I senatori hanno ritenuto importante la visita perché hanno constatato quanto fragile e bello sia il territorio e nello stesso tempo quanti siano i problemi di ordine finanziario che i Consorzi hanno per preservarlo e conservarlo nella sua integrità, e per l'agricoltura, anche in tempi di siccità. Il presidente senatore Vallardi ha sottolineato che «la commissione, appena ricevuto l'invito, ha dato subito il suo assenso affermando: Andiamo a vedere e capire cosa sta succedendo sul territorio molto importante per la sua vocazione all'agricoltura, ma anche per altri settori dell'economia locale, regionale e nazionale. Abbiamo visto e capito che effettivamente si tratta di un territorio fragile, anche dalla presentazione fatta sia dal direttore generale dei due Consorzi, Giancarlo Mantovani, che dal presidente di Anbi regionale e nazionale Francesco Vincenzi, che merita di essere salvaguardato dalle istituzioni. I sindaci hanno presentato una situazione davvero preoccupante, consapevoli di una maggiore attenzione da parte del Governo centrale al territorio. Noi siamo con voi, anche perché pure noi abbiamo un passato di amministratori locali e di sindaci, ci rendiamo conto quanto grande sia l'impegno per un sindaco tutelare i propri cittadini e garantire sicurezza e serenità. Il problema vero è farlo capire agli altri, primo fra tutti al ministro Cingolani, ma anche ai responsabili di altri dicasteri che hanno competenze sul territorio. Serve un lavoro di squadra altrimenti non andiamo da nessuna parte».


NON TOCCARE IL GAS

Parole importanti dopo quanto detto in questi giorni per la possibile ripresa delle estrazioni di metano a ridosso della costa adriatica per far fronte alla crisi energetica, sono state le parole pronunciate dal senatore Vallardi, già alla sua seconda visita nel delta. «La ripresa delle estrazioni di metano in Adriatico, e quelle che avvengono da tempo nella vicina Croazia distante circa una trentina chilometri dal Delta, è un problema per tutti: per il Polesine, per il Veneto, per l'Italia, ma anche per l'Europa. Non scordiamoci che abbiamo vicino Venezia che ha già problemi con il Mose per contenere le alte maree, e la città lagunare ha un'importanza mondiale per la sua storia e per la sua bellezza. Dobbiamo pensare al futuro per questa città e per questo nostro territorio deltizio. Quel poco metano che teoricamente si potrà estrarre da questo sottosuolo di terra e di mare, lo pagheremo tre o quattro volte di più in futuro rispetto al beneficio avuto».
«Per la commissione - ha detto a conclusione dell'incontro il presidente Vincenzi - importante è che abbia avuto la conoscenza delle problematiche di questo territorio, che sono problematiche di salvaguardia di un'area fortemente abitata, dove la saggezza e l'intuito dell'uomo hanno realizzato un ambiente salubre e fruttuoso. I Consorzi di bonifica, con la loro attività, hanno dimostrato che sanno spendere bene i finanziamenti che hanno ricevuto e si augurano di continuare a ricevere, perché hanno competenze e professionalità per risolvere i problemi».
 

Ultimo aggiornamento: 10:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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