Porto Viro, il mito di Antonio Scabin ora vive nel “suo” stadio

Domenica 1 Maggio 2022 di Emiliano Milani
La targa dedicata ad Antonio "Tonino" Scabin allo stadio comunale di Donada

PORTO VIRO - Antonio “Tonino” Scabin è il nuovo nome dello stadio comunale di Porto Viro. Si è tenuta ieri, infatti, la cerimonia di intitolazione dell’impianto sportivo di via Piave al campione del calcio portovirese, capitano e bandiera del Contarina e allenatore del Donada degli anni d’oro, scomparso lo scorso primo marzo all’età di 84 anni. A richiederlo al Comune, il 10 marzo scorso, era stato il Panathlon Adria Delta del Po, nella figura del suo presidente Filippo Carlin, che aveva voluto fare da collettore tra una idea del polesano Germano Bovolenta, ex firma prestigiosa della Gazzetta dello Sport e il sentimento comune di una intera comunità. 


GRANDE PARTECIPAZIONE
Ebbene ieri, dopo appena quaranta giorni, quell’idea e quell’affetto che il Polesine ha sempre riservato nei confronti di Scabin, ha trovato la sua realizzazione con un appuntamento organizzato dal Panathlon, associazione della quale Scabin faceva parte, il Comune di Porto Viro e il Porto Viro calcio. E sono stati veramente in molti, con la loro presenza, a confermare un ulteriore attestato di stima a “Tonino”. Dai “ragazzi” che ha allenato ai suoi compagni di squadra, dai dirigenti con i quali ha collaborato ai tifosi delle squadre che ha rappresentato, dai tanti amici ai diversi rappresentanti delle istituzioni polesane che non sono voluti mancare. 
Come Luca Pastorello, delegato provinciale Figc che ha spiegato come questo sia il «giusto riconoscimento per una persona che ha dato tanto all’intera provincia». «Tonino l’ho conosciuto a Scardovari – ha raccontato Argentino Pavanati, consigliere regionale Figc – ed è statoun esempio per i giovani».

E non è voluto mancare nemmeno don Michele Canella parroco di Scalon che con la sua benedizione ha ricordato come queste occasioni mostrino quello che di più bello c’è nel cuore. Chi Scabin ha avuto modo di conoscerlo è stato sicuramente Filippo Carlin, presidente Panathlon, promotore della manifestazione, nell’occasione presentatore e arbitro (insieme agli assistenti Mattia Schincariol e Giancluca Marcati) della successiva partita che si è tenuta tra i “ragazzi di Tonino”, suoi ex giocatori e una rappresentativa di vecchie glorie del calcio polesano. 


ESEMPIO PER I GIOVANI
«Ho avuto modo di incrociarlo in diversi momenti della mia vita e ho imparato ad apprezzarlo perché dava importanza alle persone. Al Panathlon era sempre presente. Schivo ma arguto gli piaceva approfondire le questioni anche non di sport». «Antonio Scabin – ha raccontato, invece, nel suo intervento la sindaca di Porto Viro Maura Veronese – ha vissuto di una passione, il calcio, che ha caratterizzato la sua vita. Quando mi è stato proposto non ho avuto dubbi sulla intitolazione. Aveva una eleganza naturale e una grande onestà intellettuale. Il suo nome è sicuramente all’altezza». Di queste parole non può che essere orgoglioso il figlio Andrea Scabin che insieme alla sorella Laura e alla madre Franca hanno voluto ringraziare di cuore tutti per quanto fatto in ricordo del padre.

Ultimo aggiornamento: 08:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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