Pasticcio ex centrale Enel: verso il polo turistico ma è ancora nel piano regionale come area produttiva

Venerdì 26 Giugno 2020 di Anna Nani
Pasticcio ex centrale Enel: verso il polo turistico ma è ancora nel piano regionale come area produttiva

ROVIGO - «Io sono sereno perché di fatto il Ptrc fotografa lo stato attuale delle cose». È questa la prima reazione del sindaco di Porto Tolle Roberto Pizzoli alla notizia che nel Piano territoriale regionale di coordinamento è ancora considerata esistente la centrale Enel di Polesine Camerini, come sito produttivo. «So quale è la prassi per arrivare al risultato - continua il primo cittadino del Delta -. L'iter sta andando avanti come era in previsione. Faranno un emendamento per risolvere la situazione, l'importante è che con l'assessore all'Urbanistica Cristiano Corazzari siamo sulla stessa lunghezza d'onda che considera la riconversione della centrale per un utilizzo a destinazione turistica».

IL PROGETTO
In ballo c'è un investimento complessivo di 60 milioni di euro da parte di Human Company, che con Delta Farm prevede una presenza media di circa ottomila turisti al giorno, con un'occupazione di almeno 400 addetti. Human Company, azienda fiorentina specializzata nel turismo all'aria aperta, ha già firmato un preliminare di vendita con il colosso energetico e un paio di settimane fa è scesa a Porto Tolle con i propri tecnici per un sopralluogo nell'ex sito industriale: al momento la società ha scelto di non rilasciare dichiarazioni sulla delicata questione, trincerandosi dietro a un no comment.

L'OPPOSIZIONE
L'ex sindaco Claudio Bellan, capogruppo dell'omonima lista di opposizione, che da primo ha seguito l'evolversi della riconversione dell'ex centrale in quello che dovrebbe diventare Delta Farm entro il 2023, lancia la sua accusa alla Regione: «Come al solito Venezia snobba la questione Enel di Porto Tolle - afferma -. Lo dimostra il fatto che non ha mai partecipato agli incontri tra il nostro Comune e l'azienda, pertanto è ovvio che oggi ci troviamo di fronte a questa anomalia». Bellan ne ha per tutti, compreso il governatore Zaia: «Se lui o chi per esso avesse seguito il percorso oggi non ci troveremmo in questa situazione: l'unica cosa che il governatore ha fatto è stata quella di presentare in Regione l'accordo preliminare tra Human Company ed Enel per mettere la Regione in vetrina - sottolinea -. Ricordo che il 17 aprile 2018, un anno prima, avevamo presentato lo stesso progetto in Comune, ma in quell'occasione la Regione fu la grande assente». L'ex sindaco prosegue: «Questa situazione è la diretta conseguenza dell'assenza della Regione a tutti i tavoli concertativi: l'attuale Amministrazione si è sottomessa alle programmazioni di Enel, che ovviamente sta tirando la corda verso i propri interessi, e mi riferisco in particolare alle bonifiche del sito».

POLO STRATEGICO
Duro sul tema anche Valerio Gibin, capogruppo di Progetto civico: «Posso dire che purtroppo non è stata una sorpresa al 100 per cento: quando, come amministratore della giunta Bellan, abbiamo iniziato gli incontri con Human Company e sentito anche la Regione, abbiamo capito che la parte urbanistica era uno dei passaggi fondamentali».

L'ex assessore testimonia quanto avvenuto alcuni anni fa, quando l'idea progettuale era ancora in embrione: «In quel periodo per velocizzare il processo urbanistico il progetto doveva essere battezzato dalla Regione come strategico turisticamente, la cosa avrebbe permesso di arrivare ad avere le carte a posto in 7/9 mesi contro almeno il doppio del percorso standard. È anche per capire cosa sia stato fatto in questi due anni che abbiamo fatto un'interrogazione specifica conclude -. Come cittadino, ma anche come rappresentante dell'opposizione, spero solo che l'Amministrazione Pizzoli non abbia preso sotto gamba la questione e che la Regione risolva al più presto il problema, ma soprattutto che nel frattempo il privato non cambi idea per quello che sarà uno dei più grandi investimenti del Polesine».

Ultimo aggiornamento: 11:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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