​Toto sindaco, girandola di nomi a Porto Tolle per le amministrative

Mercoledì 1 Marzo 2023 di Anna Nani
Il municipio di Porto Tolle
PORTO TOLLE - Mancano due mesi e mezzo al 14 e 15 maggio, giorni in cui si voterà per il nuovo sindaco e il rinnovo del consiglio comunale. Ad oggi però non è stata ancora ufficializzata nemmeno la ricandidatura di Roberto Pizzoli primo cittadino alla guida di una coalizione che pur essendosi definita “civica” è stata da sempre sostenuta dalla Lega, tanto che nel corso di questi anni ha visto diventarne membro effettivolo stesso primo cittadino accanto all’assessora Tania Bertaggia. Tra gli esponenti di spicco della squadra di Pizzoli ci sono pure Silvana Mantovani, anima socialista del gruppo, Raffaele Crepaldi ex Popolo delle libertà entrato in Fratelli d’Italia e Diego Marchesini, uomo di quell’esperimento chiamato Giptep (Gruppo Indipendenti Porto Tolle e Polesine) ideato da Ivano Gibin che nel frattempo è confluito a sua volta in Fdi. 

SOLO CINQUE VOTI
Nel 2018 la lista Pizzoli riuscì a strappare la vittoria per soli 5 voti alla lista del sindaco Claudio Bellan, rappresentante del centro sinistra ed in particolare del Partito democratico di cui è l’attuale coordinatore. Neanche Bellan ha confermato se sarà ancora lui a guidare quella che potrebbe essere una rivincita verso la sua nemesi dai tempi delle primarie del 2013, nelle quali ebbe la meglio proprio su Pizzoli e Mantovani che in quell’occasione corsero per la prima volta insieme dando vita alla nota triade con Crepaldi che nel giro di un quinquennio riuscì a sfilargli la poltrona di sindaco. La lista Pizzoli starebbe trattando anche con Progetto civico che nelle due tornate elettorali precedenti faceva parte della coalizione del Pd. 

CLAUDIO MODENA
Per quanto riguarda la destra si mormora che anche i sostenitori di Casapound vorrebbero tentare l’arrembaggio dando vita ad una propria lista indipendente. Le elezioni del 2018 hanno dimostrato che nulla è scontato, pertanto il centro sinistra sarebbe alla ricerca del candidato ideale per poter convincere gli indecisi. Sul piatto della bilancia sarebbe stato messo il nome di Claudio Modena, storico, originario proprio di Porto Tolle, con ottimi legami a Roma (dove risiede) che sarebbe gradito ad una larga parte dell’elettorato. Tra i papabili candidati, non è dato sapere se a sindaca o a supporto, circola nell’ambiente anche il nome di Sara Marchesini, attuale presidente della coop fra Militi volontari della Croce Verde. C’è pure chi mormora che anche il segretario provinciale Dem, Angelo Zanellato, abbia sondato il terreno per sapere quante possibilità ci sarebbero per lui di concretizzare il sogno di guidare il proprio paese. Secondo alcuni ben informati sembrerebbe che il mondo della pesca, che tanto peso ha a Porto Tolle, stia guardando al proprio interno in direzione di un dirigente di una cooperativa dell’estremo Delta che conta un bel numero di soci traducibili poi in voti. Come outsider rimane Giacomo Bovolenta che starebbe sondando il terreno per trovare una propria collocazione: dopo essere stato eletto nel 2018 in quota lista Pizzoli staccandosi dopo pochi mesi per incompatibilità, manifestando ferma opposizione all’attuale amministrazione.
DIVORZIO IN VISTA?
Se le cose andranno come da copione le liste non dovrebbero essere più di tre, anche se voci insistenti raccontano di numerose riunioni, alcune anche quasi impensabili per trovare la ricetta che permetta di vincere le amministrative. Rimane, infatti, un rumor insistente al limite della fantapolitica quello che vorrebbe ancora una volta una corsa a due con da una parte Pizzoli e dall’altra la sua vice Mantovani, magari sulla falsa riga di quanto accaduto l’anno scorso a Porto Viro tra la sindaca Maura Veronese sconfitta da Valeria Mantovan che era assessore proprio nella sua giunta. Mantovani, donna di sinistra, potrebbe contare sull’appoggio del mondo del sociale, con cui ha sempre lavorato, e sarebbe la seconda donna candidata a Porto Tolle dopo l’esperienza nel 2000 di Paola Broggio. Vero che Mantovani ha sempre smentito una sua possibile candidatura, ma la politica ha dimostrato molte volte che le carte in tavola possono cambiare più rapidamente di quanto si pensi.
Ultimo aggiornamento: 07:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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