Non c'è l'accordo, oggi il Delta Porto Tolle calcio si scioglierà

Venerdì 15 Luglio 2022 di Luca Crepaldi
Nella foto la festa per la salvezza conquistata lo scorso maggio:tutto inutile.

PORTO TOLLE -  A meno di un miracolo, il Delta Porto Tolle non si iscriverà alla scadenza di oggi, ore 19, al campionato di serie D. Lo confermano il sindaco di Porto Tolle Roberto Pizzoli e l’Assessore allo Sport Federico Vendemmiati. Il club non passerà alla cordata che aveva manifestato interesse e sparirà.
Spiega il primo cittadino: «Ci siamo incontrati più volte con la proprietà del Delta, il problema più grande per la società erano i campi d’allenamento. La famiglia Visentini chiedeva un campo vicino allo stadio Cavallari o un campo da gestire direttamente. Noi avevamo fatto qualche proposta, come la possibilità di usufruire dell’impianto di Cà Venier per gli allenamenti e Polesine Camerini per una eventuale Juniores, ma le aspettative della società erano altre, e cioè un campo in gestione e convenzione diretta. Il Delta non ha trovato congrua l’offerta ed ha rifiutato la proposta».
Da questo mancato accordo tutto si è bloccato: «La famiglia Visentini ha sempre investito molto, la nostra speranza è che entro i termini dell’iscrizione ci sia un ripensamento. In questo frangente ci siamo mossi su altre strade, come la ricerca di investitori, c’era anche chi era disponibile ad aprire un trattativa».

LA NUOVA CORDATA

Tra venerdì e lunedì una cordata era interessata a rilevare il Delta, come si è sviluppata la situazione e a che punto si trova? «Abbiamo messo in contatto la proprietà e la cordata interessata all’acquisto, sembra non abbiamo trovato sbocchi dopo una proposta iniziale, di continuare e sedersi a un tavolo, fermandosi senza trovare soluzione. Anche se spero che entro queste ultime ore possa cambiare qualcosa. Questi imprenditori oltre ad avere una visione calcistica, hanno progettualità sul territorio. Una cordata che ringrazio, guidata dal dottor Cannella, imprenditore che fa a capo a unimmobiliare con sede a Roma, la Vera Srl. Sono imprenditori che operano in diversi settori, calcio compreso».
Non è assente in questo momento la tifoseria deltina? Mancano iniziative concrete per far cambiare idea al Delta o parlare con il Sindaco? «Si tratta di una grande famiglia, la nostra tifoseria comprende tutti. Dal fare una rimostranza colorita o altro, ce ne passa, è stata scelta un’altra strada, meno clamorosa».
Si tenterà un ultimo approccio per salvare la società? «Non posso obbligare nessuno, forse si poteva fare di più ma in un momento storico come questo, non credo sia possibile agire, il nostro ultimo avanzo di amministrazione verrà impiegato per la ristrutturazione della scuola di Scardovari. Se la famiglia Visentini ha voglia di fare calcio ancora noi teniamo aperte le porte». C’è la possibilità che la proprietà in questo periodo si sia sentita abbandonata? «Non nascondo che la famiglia si sia sentita non attenzionata nel modo corretto, può anche essere che alcune mancanze ci siano anche state. Ma credo che il nostro Comune abbia da sempre dato attenzione allo sport non lasciando soli nessuno».

Ultimo aggiornamento: 09:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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