Il porticciolo turistico non salpa: sul Canalbianco una cattedrale nel deserto

Martedì 24 Agosto 2021 di Elisa Barion
Il porticciolo turistico di Rovigo, situato in zona Interporto, sul Canalbianco
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ROVIGO - Una bellissima struttura lungo l’argine del Canalbianco, a sole due ore di navigazione dal mare e ad una manciata di minuti di auto dal centro città, che però è chiusa. Il porticciolo turistico di Rovigo, situato in zona Interporto, è una sorta di buco nero costato la bellezza di un milione e 700mila euro di fondi europei ma mai effettivamente utilizzato per gli scopi per i quali è stato realizzato. Avrebbe infatti dovuto diventare un luogo di servizi turistici, ricreativi e ricettivi. O, almeno, questo è quanto si legge, nero su bianco, nel contratto di “Affidamento del servizio turistico-ricreativo-ricettivo del Porticciolo turistico integrato, comprensivo di strutture turistico ricettive, sul Fissero-Tartaro-Canalbianco” siglato l’11 giugno 2014 dal Comune di Rovigo e dall’attuale affidatario, ovvero la società Aapprodo srl che fa capo al ragioniere rodigino Massimo Zanirato, che detiene la gestione della struttura già dal 14 dicembre 2012.

STORIA TRAVAGLIATA

L’immobile, che da quando esiste, ovvero il 2009, ha avuto una storia alquanto travagliata, è tutt’ora una sorta di “luogo fantasma” che non solo non è mai entrato pienamente in funzione ma le cui prospettive, a quanto pare, sono quelle di restare così com’è: una cattedrale nel deserto. Sì, perché da parte dell’amministrazione comunale non è previsto alcun investimento, almeno per il momento, per mettere in funzione a pieno regime quello che è o, almeno, potrebbe essere un piccolo gioiello del territorio comunale. Gli assessori comunali al Turismo e al Patrimonio, rispettivamente Roberto Tovo e Giuseppe Favaretto, fanno sapere, infatti, che la gestione dell’immobile è attualmente assegnata e niente di nuovo si prospetta all’orizzonte.

NESSUNA PROSPETTIVA

Un vero peccato, perché la struttura, dotata di tre pontili ed un capannone, offre la possibilità di ormeggio ad una cinquantina di imbarcazioni fluviali oltre che il loro rimessaggio invernale. Ma il vero e proprio fiore all’occhiello dell’intero immobile è la club house, edificio costruito su due piani progettato per ospitare foresteria, ristorante, bar, e sala convegni. Sotto questo punto di vista il contratto di affidamento del servizio turistico-ricreativo-ricettivo parla chiaro: tutte queste attività avrebbero dovuto essere realizzate ormai da tempo, posto che l’affidatario, cioè la società Aapprodo srl di Massimo Zanirato, avrebbe dovuto affrontare dei costi di sistemazione di alcune parti della club house, tra le quali il tetto di copertura. La Aapprodo, vale la pena ricordarlo, versa al Comune un canone annuale di 7mila euro per gestire il porticciolo ma per i primi 5 anni di gestione è stata esonerata dal pagamento del canone stesso. Il motivo è scritto sempre nel contratto: l’affidatario avrebbe dovuto provvedere «a propria cura e spese» al «ripristino della funzionalità del tetto della struttura denominata “Club House”». Il contratto in questione scade il 26 agosto 2026. C’è da chiedersi se valga la pena aspettare fino a quella data o se non sia il caso di verificare prima della scadenza il rispetto dei termini contrattuali, compreso l’avvio dei servizi turistici, ricettivi e ricreativi previsti.

CANOE EFFERVESCENTI

In tutto questo, però, un barlume di vita al porticciolo c’è eccome. Ed è dato dall’attività del Gruppo canoe Polesine. Alla società sportiva, che in 40 anni di attività ha accolto nelle proprie strutture oltre 500 atleti provenienti da ogni parte del mondo, è stata assegnata una porzione del porticciolo adiacente la club house: una banchina che il Gruppo canoe Polesine ha ripulito dai rovi e rimesso in funzione, tale era lo stato di degrado e abbandono in cui versava l’area. Non solo: il gruppo si è procurato dei box per il ricovero delle imbarcazioni, ripulito e sistemato le aiuole e allacciato le utenze per svolgere le proprie attività. Insomma, un fervore di attività tale che, a guardare il resto del porticciolo vuoto ed inutilizzato, il rammarico di vederlo abbandonato a se stesso non fa altro che accentuarsi.
 

Ultimo aggiornamento: 16:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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