ROVIGO - Dopo il crollo nella classifica generale sulla qualità della vita presentata a dicembre, scivolando dalla 61ª posizione alla 77ª, Rovigo rialza la testa nelle classifiche "generazionali", declinate per le tre fasce d'età bambini, giovani e anziani, presentate domenica al Festival dell'Economia di Trento e pubblicata ieri dal Sole 24 Ore. Sul fronte bambini da 0 a 10 anni, infatti, il Polesine guadagna 8 posizioni, dalla 64ª alla 56ª, mentre sul fronte anziani, over 65, ne scala addirittura 43, passando dalla 81ª alla 38ª.
A sorprendere, però, è soprattutto la classifica dei giovani che vede la provincia di Rovigo volare addirittura al 13° posto dal 51° dello scorso anno. In realtà, a livello regionale, è penultima davanti a Venezia nella classifica per i bambini, ultima in quella degli anziani e terza dopo Belluno e Verona in quella dei giovani, in cui la vicina Ferrara è sul podio nazionale. L'indagine si articola in 12 diversi parametri per ciascuna classifica ed è un sottoinsieme della più ampia analisi sulla qualità della vita stilata a fine anno. Riguardo i bambini, il verde, riferito al solo capoluogo, è croce e delizia: i giardini delle scuole con 13,8 metri quadri per studente rispetto agli 11,3 di media nazionale valgono la 35ª posizione, ma il verde attrezzato, con 6,6 metri quadrati a bambino rispetto ai 34,8 di media nazionale addirittura il 92° posto.
Bene, invece, per l'indice della sportività, 35° posto, ma maluccio sulle palestre delle scuole, 75° posto. Adeguate le rette delle mense, 45° posto, e gli asili nido, 42°. Sulle competenze degli studenti di terza media, promossi in quelle numeriche, 41° posto, non benissimo in quelle alfabetiche, 52°. Inferiori alla media nazionale il numero di pediatri per bambino e la spesa per interventi sociali dedicati, che valgono entrambi il 63° posto. Nella classifica over 65, il Polesine è secondo in Italia per le anziani soli, che sono sì il 25,2% ma la media nazionale è il 32,8%. Bene anche per posti letto nelle Rsa, 16° posto, biblioteche, 20°, e per numero di infermieri, 19°. Inferiore alla media l'assistenza domiciliare, 63°, nettamente superiore invece il consumo di farmaci per malattie croniche, 80°; male il trasporto per gli anziani, 99°.
A portare verso l'alto il Polesine nella classifica dei giovani, le aree sportive del capoluogo, 38,3 metri quadri a testa rispetto ai 12,7 nazionali, che vale il 12° posto, ma anche i 212,6 bar e discoteche ogni 10mila residenti fra 18 e 35 anni, rispetto al dato nazionale di 161, 14° posto, e il tasso di soddisfazione per il proprio lavoro, 16°. Bene anche su uno dei temi di stretta attualità, gli affitti in zona centrale, 12ª posizione, e buona anche la percentuale di amministratori comunali under 40, 29ª posizione. Male i concerti, 73° posto e quoziente di nuzialità, 87° posto. Sulla disoccupazione giovanile 31° posto, nonostante un tasso del 9,2%, comunque inferiore al 14,6% nazionale, ma va male sui Neet, i giovani che non studiano e non lavorano, 81° posto con un'incidenza del 26,3% rispetto alla media nazionale del 22,1.
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