LENDINARA - «La pista da motocross ci ha portato rumori ossessivi e continui e per dieci anni è stata abusiva. Ora chiedono di mettersi in regola, ma non è il luogo adatto per far correre le moto. Ora sono pronti a ripartire, hanno chiesto una variazione di destinazione d'uso per il terreno, per mettersi in regola e far ripiombare di nuovo qui la pista, contro il volere degli abitanti. Quello che era un luogo intatto è stato distrutto. Non ci fermeremo, su questa storia andremo fino in fondo».». A esprimere profondo disagio e indignazione per la vicenda della pista da moto enduro a Pradespin è Paolo Gioli, artista di fama internazionale che da una trentina d'anni vive nella località a ridosso dell'argine dell'Adige. Contro la pista ha interpretato la protesta dei residenti e in cambio, spiega, ha ricevuto insuilti e minacce. «Fu inaugurata dalle autorità a pochi metri dalle case, senza degnarsi di chiedere un parere agli abitanti - accusa - . E ora si amplia con l'aggiunta di altri 25mila metri quadri di terreno agricolo».
Ultimo aggiornamento: 12:00
© RIPRODUZIONE RISERVATA Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".