Emergenza idrica, la pioggia arrivata a maggio non basta ai fiumi

ll deficit accumulato in sette mesi non potrà essere facilmente colmato. All’inizio di questo mese, comunque, è caduta più acqua che in tutto aprile

Martedì 9 Maggio 2023 di Francesco Campi
Il fiume Po

ROVIGO - Anche in aprile poca pioggia che non ha invertito la tendenza che sembra portare verso un’estate ancora più siccitosa dello scorso anno. E anche l’aumento delle portate del Po di inizio maggio, tra piogge nel Nord e gli eventi catastrofici sul versante emiliano romagnolo, si è già esaurito. Il 30 aprile il livello del Po a Occhiobello era meno 6,50 metri e dopo aver toccato i meno 4,68 metri il 5 maggio, ieri era già sceso nuovamente a meno 5,72. A Ficarolo era meno 3,96 all’inizio del mese e ieri meno 5,54. Permane un profondo deficit nonostante all’inizio di maggio ci siano state piogge intense e con effetti disastrosi in Emilia Romagna. Come nota l’Autorità di bacino del Po, «dall’1 al 3 maggio il territorio emiliano romagnolo è stato interessato da un evento pluviometrico intenso con valori della cumulata sulle 48 ore di 170-220 millimetri, con massime che hanno raggiunto anche i 260 millimetri».

A Rovigo la stazione Arpav di Concadirame ha registrato una cumulata di precipitazioni di 303 millimetri in sette mesi, dal primo di ottobre al 30 aprile. Lo scorso anno, nello stesso arco di tempo, la pioggia era stata ancora meno: 179 millimetri a Sant’Apollinare e 180 a Concadirame.


QUADRO PREOCCUPANTE
Tuttavia, la maggiore piovosità di questi mesi in Polesine non deve lasciar credere che la situazione sia migliore rispetto a un anno fa. Per ben tre motivi. Il primo è che si tratta di piogge ancora inferiori di circa il 31% rispetto alle medie del passato. Il secondo è che la carenza di pioggia sta andando avanti pressoché ininterrottamente da un anno e mezzo. «Permane - spiega l’Arpav - la situazione di scarsità della risorsa idrica ereditata dalla scorso anno idrologico, con livelli di falda in alta pianura a fine aprile prossimi o inferiori ai minimi assoluti registrati in questo periodo negli ultimi 20 anni». Il terzo, eloquente, è che quest’anno il record delle minori precipitazioni fra ottobre e maggio è di Misurina con 277 millimetri, seguita da Borca di Cadore con 295, quindi sulle Dolomiti Bellunesi. E se il fatto che in Polesine piova meno che da altre parti è una costante, il fatto che fra neve e pioggia le montagne siano a secco, è una triste novità. C’è poi un ulteriore aspetto da tenere in considerazione, legato al fatto che le bombe d’acqua non aiutano a dissetare terra, falde e fiumi, ma hanno effetti effimeri facendo solo danni.


L’ULTIMO MESE
Per quanto riguarda la pioggia nel mese scorso, ne manca quasi un quarto rispetto al solito: in tutto aprile sul Veneto, spiega l’Arpav, ne sono caduti mediamente 71 millimetri a fronte di una media di 93, il 24% in meno. Le località più siccitose del Veneto in aprile sono state Adria con 35 millimetri, Pettorazza Grimani con 42 e Villadose con 43, come Cavarzare e Marcon. Nei sette mesi tra ottobre e aprile in tutto il Veneto sono caduti mediamente 415 millimetri di precipitazioni, a fronte di una media storica di 605. E questo si vede dai fiumi, con la portata mensile media di aprile inferiore al minimo storico per Po e Adige: ben il meno 67% per l’Adige a Boara Pisani e addirittura il meno 76% per il Po a Pontelagoscuro. A inizio marzo le condizioni idrologiche del Po erano di “siccità estrema” con portate analoghe a quelle di aprile 2022. Il primo maggio il Po a Pontelagoscuro aveva una portata di 353 metri cubi al secondo. Roba da estate inoltrata. E ben al di sotto della soglia dei 400-450 che è quella minima per evitare la risalita del cuneo salino. L’acqua salmastra, infatti, era avanzata ulteriormente prima dell’afflusso delle acque dei fiumi del versante emiliano che solo temporaneamente, l’ha frenata.
Per quanto riguarda l’inizio di maggio, in Polesine la pioggia non è stata “cattiva” come sulla riva opposta del Po. Anzi, nei primi due giorni del mese è caduta abbondante, ma senza eccessi. Solo il 2 maggio, quando è piovuto da mattina a sera, sono caduti ben 36,4 millimetri a Porto Tolle, 35,8 a Rosolina, 34,8 a Rovigo e 28 a Castelnovo Bariano. Il giorno prima, quasi altrettanti. Insomma, in due giorni il doppio della pioggia di tutto aprile.

Ultimo aggiornamento: 10 Maggio, 10:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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