Tutto il mondo del rugby ai funerali di Pietro Reale. Sulla bara una maglia rossoblù

Giovedì 8 Dicembre 2022 di Francesco Campi
L’omaggio con la maglia rossoblù deposta sulla bara dai giocatori

ROVIGO - Tutta la “città in mischia” si è stretta ai familiari di Pietro Reale, nel momento dell’ultimo saluto all’architetto ed ex campione della Rugby Rovigo spentosi improvvisamente sabato pomeriggio. Ma anche tutto il mondo ovale si è stretto attorno alla città, a conferma del legame inscindibile fra Rovigo e il rugby, e dell’amore per i suoi Bersaglieri. Il Duomo non è riuscito a contenere tutte le persone che hanno voluto essere presenti, tanto che oltre che nella piazza antistante alla chiesa, alcuni gruppi silenziosi e commossi hanno invaso via Trento. Reale era una persona conosciuta da tutti per il suo modo di essere, la sua storia, il suo lavoro, l’importanza dell’azienda di famiglia, la Mario Reale Costruzioni, ma soprattutto per la sua epopea in rossoblù prima come giocatore, protagonista dei due scudetti del 1988 e del 1990, poi come dirigente e direttore sportivo.

L’OMAGGIO

Sulla bara è stata deposta una maglia dei Bersaglieri. In chiesa, schierata tutta la squadra attuale al completo, giocatori e staff, con il presidente Francesco Zambelli, ma anche generazioni e generazioni di Bersaglieri, da Giancarlo Checchinato che ha vestito il rossoblù negli anni 60, ad Angelo Visentin, protagonista negli anni 70, così come Giuseppe Favaretto, poi direttore sportivo fino al 2019 quando ha accettato di diventare assessore, fino a Tommaso Reato, capitano lo scorso decennio, così come altri ex rossoblù ora con altre maglie come Pavesi, Cioffi, Canali, Boggiani. Oltre ai suoi compagni della Sanson: Brizzante, Brunello, i fratelli Moscardi, Joe Prearo, De Stefani, Carlo Checchinato, attualmente dirigente delle Zebre, nonché Alberto Osti che ha portato il cordoglio di Naas Botha, Gert Smal e della famiglia Lupini. Per l’omaggio al campione che ha vestito per sette volte l’azzurro da Parma è arrivato anche il capitano dell’Italia Massimo Giovanelli. Anche gli avversari di un tempo, gli ex Benetton Rossi, Trevisiol, Zanon e Grespan. L’omaggio è arrivato anche dagli avversari di sempre, con la presenza di una delegazione del Petrarca, con il presidente Banzato e l’ex presidente Toffano. Presenti pure gli ex presidenti rossoblù Nicola Azzi e Susanna Vecchi. In prima fila, il presidente della Federazione Marzio Innocenti. Una chiesa piena di grandi giocatori, ma non solo. Alla moglie Sara, ai figli Maria Vittoria e Francesco, ai fratelli Paolo e Lucia hanno voluto far sentire il proprio abbraccio tanti amici e cittadini. Presenti anche i due ex sindaci Paolo Avezzù e Bruno Piva, nonché i rappresentanti dell’altra metà del cielo sportivo rodigino, dal presidente del Coni Lucio Taschin alla Pugilistica Rodigina, passando per l’olimpionica Laura Foralosso, rappresentante del Panathlon club. Tanti volti del pantheon sportivo rodigino del quale faceva e farà parte per sempre a pieno titolo anche Pietro Reale. Che Rovigo non dimenticherà.
 

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