Du Toit dal torneo di Rovigo a giocatore dell'anno nel rugby con gli Springboks

Venerdì 24 Gennaio 2020 di Ivan Malfatto
Pieter Steph du Toit con la Coppa del mondo di rugby

ROVIGO - Quando il 17- 18 maggio 2008 quello spilungone biondo correva e placcava sul prato del “Battaglini” di Rovigo nessuno poteva immaginare dove sarebbe arrivato con il rugby. Era un nipote d’arte, il nonno pilone degli Springboks, e pure il fratello maggiore Johan giocava, ma vai a capire dove porteranno a 15 anni, 8 mesi e 270 giorni (l’età di allora) le strade della vita.

Quel biondino in seconda linea già più alto di tutti, come mostra la foto a fianco, era Pieter Steph du Toit. Nato il 20 agosto 1992 a Città del Capo, è diventato prima campione iridato under 20 col Sudafrica (2012). Poi capitano (2018) e campione del mondo con gli Springboks (2019). World Rugby l’ha eletto giocatore dell’anno 2019. Legittimo l’orgoglio degli organizzatori del Torneo “Aldo Milani” di Rovigo, il più importante d’Italia a livello under 16, del quale il 18-19 aprile si disputerà la 46ª edizione, quando hanno fatto la preziosa scoperta.

LA SCOPERTA, EDIZIONE 2OO8
La racconta con entusiasmo il presidente del club Milani, Fabio Finiotti: «Abbiamo avuto di recente conferma dal nostro amico Stoney Steenkamp, storico dirigente della selezione sudafricana Buffalo’s che da oltre 20 anni viene a Rovigo, che la spedizione 2008 comprendeva tra gli altri il fenomenale terza linea Sprinboks Pieter -Steph du Toit, inconfondibile con la sua chioma bionda. Sapere che un campione del genere, agli albori della carriera, ha preso parte al “ Milani” è motivo di soddisfazione e orgoglio per noi, per gli appassionati e per la nostra “città in mischia" Oltre a confermare la bontà dal punto di vista tecnico della manifestazione».

Du Toit è il terzo campione del mondo a passare dal trofeo Milani dopo gli inglesi Ben Cohen (ala) e Steve Thompson (tallonatore), vincitori dell’edizione 1993 con il Northamptonshire e dieci anni dopo del titolo iridato con l’Inghilterra. «Un altro big internazionale al torneo è stato l’irlandese Jamie Heaslip, più i tanti azzurri» spiega Finotti. A du Toit non è andata bene a Rovigo come agli inglesi. I Buffalo’s nel 2008 sono giunti sesti battuti nelle eliminatorie dalla selezione Cal (Campania, Abruzzo, Lazio) vincitrice del torneo. Hanno incrociato anche la squadra mista Valsugana/Monselice, i Lyons Piacenza e la Roma. Tutti ragazzi oggi diventati uomini che ora potranno raccontare: un giorno anch’io ho giocato contro il rugbista più forte del mondo.


 

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