ROVIGO - Sono bastate meno di 24 ore dallo schianto di piazza Merlin per far sparire le panchine-fioriere che mercoledì,11 maggio, in tarda mattinata hanno procurato un grave incidente ad un ciclista.
LA DECISIONE
L'amministrazione, dopo l'incidente con vittima un notissimo professionista e insegnante alle superiori, ha deciso: «Le sedute sono state tolte perché erano pericolose, i fatti lo hanno dimostrato - spiega l'assessore al Decoro Giuseppe Favaretto - . Lo scopo per il quale erano state collocate per impedire il parcheggio selvaggio delle auto nell'area pedonale. Va delimitata ma, chiaramente, in modo non pericoloso. Ora è stata delimitata e messa in sicurezza mentre per quanto riguarda l'aspetto del decoro ci riserviamo di valutare delle soluzioni alternative. L'importante, comunque, è che il pericolo sia stato tolto e che nessuno più si faccia male perché la sicurezza dei cittadini viene prima di tutto. Anche se ci dovesse essere un ciclista disattento, non può certo essere messo in pericolo».
IL DECORO
Favaretto torna poi sul tema del decoro di piazza Merlin sottolineando: «Piazza Merlin è uno spazio che all'amministrazione sta a cuore e siamo consapevoli che richieda molta attenzione perché deve essere all'altezza della sua storicità, del suo pregio e del suo valore. Un'attenzione che abbiamo dimostrato, per esempio, smantellando il chiosco proprio per restituire la piazza alla città nel pieno della sua bellezza. Inoltre abbiamo delle importanti progettazioni in corso proprio su questa area che vorremmo fosse sempre più rappresentativa della città. L'assetto futuro di piazza Merlin credo che la giunta lo definirà, una volta per tutte, appena saranno portate a termine tali progettazioni». Va detto che le panchine-trappola erano state installate da Asm e pare che ieri mattina in Comune l'atmosfera non fosse tra le più serene con dito puntato su chi le aveva scelte e poi confermate anche troppo a lungo.
LA SEGNALAZIONE
Intanto, la consigliera della Lega ed avvocato Valentina Noce, che si trovava in piazza durante l'incidente di mercoledì torna sulla questione riportando quanto accaduto ad una sua collega, l'avvocato Silvia Frigato: «Un incidente del tutto analogo a quello occorso l'11 maggio è capitato anche a me il 9 marzo verso le 13. Le panchine-invisibili erano state posizionate senza preavviso né segnalazione alcuna. Lo stesso giorno ho inviato una pec al Comune per evidenziare la pericolosità e sollecitavo una modifica o rimozione. Il Comune ha apposto semplicemente dei nastri bianchi e rossi». La consigliera Noce conclude: «Non è accettabile che il Comune sia stato sordo per mesi a specifiche richieste e segnalazioni di pericolo da parte dei cittadini. Non si doveva arrivare all'episodio grave per spostare quei manufatti».