Piazza Merlin torna all'antico, l'arte prenderà il posto dell'ex chiosco

Giovedì 18 Giugno 2020 di Roberta Merlin
Lo smantellamento del chiosco in piazza Merlin a Rovigo
ROVIGO - Entro la settimana prossima piazza Merlin tornerà ai rodigini. Il chiosco dell’ex gelateria-edicola è infatti ormai quasi completamente smantellato. Gli operai della ditta incaricata dal Comune di smontare la struttura e riporla in un magazzino, sono al lavoro da dodici giorni e le pareti del chiosco in ferro che fino a un paio di anni fa accoglieva le due attività, sono state quasi completamente smontate. Ora tocca a elettricisti e idraulici effettuare una parte del lavoro al fine di mettere in sicurezza l’area che tornerà a essere, a tutti gli effetti, una piazzetta.
«Il cantiere per l’abolizione del chiosco è previsto durare circa tre settimane in tutto - conferma l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Favaretto - una volta concluso l’abbattimento, l’area, messa in sicurezza, tornerà dunque fruibile».
Nel frattempo, il sindaco Edoardo Gaffeo si è mosso per dare una nuova vita al piazzale che si affaccia su porta San Bortolo. «Il mio sogno - ha spiegato il sindaco - è valorizzare lo spazio che si affaccia ai giardini con opere di arte contemporanea. Installazioni che potrebbero, tra l’altro, attrarre anche i turisti che arrivano in città».
Bocciata, almeno per il momento, la proposta di alcuni privati di occupare lo spazio dell’ex chiosco per realizzare un plateatico a servizio dei locali presenti nell’area o come aveva ipotizzato l’ex candidata sindaco Monica Gambardella, di posizionare al posto del vecchio chiosco una nuova edicola.
RIAPRIRE IL PUB
Il punto di ristoro dei giardini verrà realizzato all’interno degli spazi della piazzetta Annonaria attraverso il restauro dell’ex pub Macallan’s, il bar chiuso ormai da tempo e in completo stato di abbandono. Da due anni il Comune tenta, senza però riuscirci, di assegnare l’ex locale che si affaccia su piazza Umberto Merlin a un nuovo gestore. Anche l’ultimo bando per il box numero 10, quello appunto del locale, è andato deserto, i privati che inizialmente avevano manifestato interesse, si sono tirati indietro. A peggiorare la situazione l’emergenza Covid dei mesi scorsi che ha creato ulteriore incertezza sul futuro di bar e ristoranti della città. Una situazione che per il momento, insomma, non invoglia di certo gli imprenditori del settore fare nuovi investimenti.
ANNONARIA “NUOVA“
Il pub verrà inserito nel maxi progetto di ristrutturazione di piazza Annonaria, annunciato dal sindaco per l’autunno. Grazie alla liberazione del fondo di riserva di circa 5 milioni che era stato accantonato per l’annoso caso delle piscine, l’amministrazione, nei prossimi mesi, avvierà la tanto attesa sistemazione della storica piazzetta del commercio che grazie a una copertura presumibilmente in vetro, diventerà un vero e proprio mercato coperto. Non solo. L’ampio spazio dell’Annonaria, una volta restaurato, potrà essere utilizzato anche durante l’inverno per piccoli concerti e spettacoli.
In autunno a essere riqualificata sarà anche piazza Merlin. L’assessore alla Viabilità ha già pronto un piano per rendere la zona in parte pedonale, in modo da mettere in sicurezza chi frequenta i giardini, ora messi in pericolo dal continuo via va di auto dei residenti parcheggiate intorno a questi. Anche i negozianti di via X Luglio, in più occasioni, hanno fatto presente all’amministrazione lo stato di abbandono della piazza, diventata ormai un parcheggio selvaggio. In particolare durante il weekend le auto occupano anche l’area adiacente all’ex chiosco, accentuando così il degrado di questa parte di centro storico «Questo angolo della città - ha assicurato il sindaco - tornerà fruibile a cittadini e turisti, grazie a una riqualificazione e valorizzazione dell’area affacciata a una delle storiche porte cittadine dell’antica cinta muraria di Rovigo». La porta è una delle pohe rimaste della città e nonostante i diversi restauri nel corso dei secoli, mantiene l’aspetto identico a quello che aveva assunto con i lavori di sistemazione delle mura cittadine da parte della Repubblica di Venezia dopo il 1482. In passato più di qualche rodigino aveva lamentato l’eccessivo ingombro del chiosco in quanto impediva, come aveva anche affermato anche il critico d’arte Vittorio Sgarbi in visita nel capoluogo, proprio la veduta della storica porta medievale da via Cavour.
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