Fase 2 anche per la Pesca, appello di Coldiretti per il consumo del pescato fresco locale

Venerdì 22 Maggio 2020
La pesca è in difficoltà
ROVIGO - Settore pesca alla prova del fuoco della riapertura. Per i duemila addetti in Polesine, il primo fine settimana della Fase 2, rappresenta il banmco di prova di come ci si approcci verso una normalità forse diversa dal passato ma sicuramentre indispensabile per il rilancio del comparto dopo oltre due mesi di stop. Coldiretti rileva che il consumo di pesci, molluschi e crostacei in Italia è di circa 30 chili all’anno pro capite e per questo ha elaborato un articolato piano di sostegno post-Covid alla pesca che prevede anche l’obbligo di indicare l’origine del pescato nei menu. La paralisi del settore, dovuta alla pandemia e all’emergenza sanitaria, ha portato il crollo della domanda di pesce fresco a vantaggio di conservati e surgelati e questo ha recato difficoltà all’intero settore.
“Da tempo cerchiamo di promuovere e rilanciare il settore – ha spiegato Alessandro Faccioli responsabile Coldiretti Impresa Pesca -. A partire da questo fine settimana ci sarà la possibilità di gustare pesce fresco e sostenere un settore importante della nostra economia locale. Ricordiamo che i pescherecci non sono ancora usciti dalla criticità e stanno ancora turnando l’attività. L’aumento del consumo di pesce fresco potrebbe permettere di tornare alla normalità delle giornate di pesca. Pesa troppo la scelta e il consumo di pesce straniero, proprio per questo da tempo sosteniamo la necessità di incentivare la vendita del prodotto locale e di preferirlo rispetto a quello proveniente da altre parti del Mondo, ma soprattutto di predisporre una campagna di sensibilizzazione nei confronti del consumatore finale affinché scelga il nostro prodotto permettendo così l’innesco di una sorta di circolo virtuoso delle risorse locali".






 
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