Istruttoria aperta. L'assessore alla pesca: «Intimidazione dalla Provincia»

Venerdì 7 Febbraio 2020 di Anna Nani
Istruttoria aperta. L'assessore alla pesca: «Intimidazione dalla Provincia»
PORTO TOLLE - «La comunicazione trasmessa dalla Provincia ai consiglieri ha un effetto intimidatorio». È perentorio il commento dell'assessore alla pesca Tania Bertaggia circa la notizia dell'apertura di un'istruttoria aperta dalla Corte dei Conti e dalla Procura sulla delibera di proroga di 15 anni della convenzione tra la Provincia di Rovigo e il Consorzio pescatori del Polesine per lo sfruttamento dei diritti esclusivi di pesca nell'estremo Delta. «Nella sostanza è una mera informativa di avvio di istruttoria prosegue l'assessore di Porto Tolle -. Tanto la Corte dei Conti che la Procura della Repubblica a seguito della trasmissione degli atti dalla Provincia hanno l'obbligo istituzionale di verificare i fatti».

NESSUN ILLECITO
È serena l'avvocato che pronostica: «Tali procedimenti si chiuderanno indubbiamente con una archiviazione perché i consiglieri non hanno commesso alcun illecito. Come più volte evidenziato la proposta ed approvazione della proroga della convenzione avente ad oggetto i diritti esclusivi di pesca costituisce l'applicazione di una legge dello Stato e la decisione è supportata da autorevoli pareri (Avvocatura dello Stato, della Regione, Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali) unanimi nell'escludere il bando per l'assegnazione dei diritti». Rimarca poi Bertaggia: «I consiglieri peraltro hanno approvato la proroga della convenzione sottoscritta nel 2016 senza in alcun modo modificarne i contenuti. Quanto alla verifica della Corte dei Conti si rileva che il canone versato dal Consorzio è rimasto invariato».

INCONGRUENZE
L'assessore poi entra nel merito: «La Provincia spiegherà le ragioni per cui ha sempre reso parere positivo sia tecnico che contabile alla convenzione tranne nel 2019 sulla base della stessa identica situazione! Il canone determinato senza alcun parametro specifico improvvisamente ed immotivatamente non è più considerato congruo». Sereno per il proprio operato il sindaco Roberto Pizzoli che coi colleghi Valeria Mantovan, Francesco Siviero, Sara Mazzuccato e Alberto Martello ha votato la delibera di proroga. «Ci è giunta la lettera della Provincia dell'apertura dell'istruttoria dichiara Pizzoli -. Credo che la cosa fosse scontata visto che la dirigente stessa, dopo aver dato il parere negativo, l'ha pure inviata alla Corte dei Conti ed alla Procura di fatto autodenunciando la Provincia». Il sindaco analizza poi la questione: «Per quanto riguarda la prima, credo, che essendo in proroga il valore dei diritti esclusivi di pesca se hanno sbagliato i conti li hanno sbagliati negli anni precedenti e non nella proroga da noi votata che li ha semplicemente mantenuti. Per quanto riguarda la Procura a mio avviso il segretario generale ha sconfinato i suoi compiti, perché una volta dato il parere negativo voler porre l'attenzione sembra che si sia compiuto un atto illegittimo. Ben venga l'apertura di questo fascicolo, sono estremamente sereno, abbiamo agito legalmente non per agevolare un qualche privato ma per favorire il lavoro. Abbiamo cercato di dare un aiuto a chi oggi con difficoltà porta a casa la giornata. Chi deve preoccuparsi è qualcun altro e non noi». Si professa, infine, tranquillo anche il presidente del Consorzio Luigino Marchesini: «Mi hanno avvisato della cosa. Ho sentito il nostro avvocato Giampietro Berti che ci ha detto che non abbiamo nulla da temere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci