Il mediatore del Pd a Rovigo. Variati gioca la carta del patto di legislatura

Venerdì 7 Maggio 2021 di Francesco Campi
Il mediatore del Pd a Rovigo. Variati gioca la carta del patto di legislatura

ROVIGO - Un documento unitario che confermi la fiducia al sindaco con l'ipotesi di renderlo di coalizione. Questo il primo passo che il Pd sembra apprestarsi a compiere come gesto di distensione per ribadire la fiducia e il sostegno al sindaco, punto di accordo trovato grazie alla mediazione di Achille Variati. Ieri l'ex sindaco di Vicenza scelto dal segretario nazionale del Pd Enrico Letta per risolvere la crisi apertasi a Palazzo Nodari, ha iniziato la sua missione di pace a Rovigo. Arrivato nel primo pomeriggio, ha incontrato subito il sindaco Edoardo Gaffeo per un primo confronto diretto, in modo da ascoltare la versione dei fatti del primo cittadino e capire quanto fosse alta la montagna da scalare.

Apparentemente tutti hanno manifestato la volontà di ricucire lo strappo, compreso il primo cittadino dimissionario che mercoledì ha ribadito: «Non ho nessuna voglia di mollare». A queste parole, tuttavia è seguito un ma, esplicitato fino a un certo punto e che è proprio quanto Variati è chiamato a sviscerare.


STRADA PIENA DI OSTACOLI
Rispetto all'apparenza, però, la sostanza non è certo di una strada in discesa, anche perché il gesto del sindaco ha comunque gettato benzina sul fuoco di tensioni già latenti nei rapporti interni al Pd, ma soprattutto fra una parte del Pd e le altre forze di maggioranza, in particolare proprio con alcuni esponenti dell'associazione civica che è diretta emanazione della Lista Gaffeo e con la quale le schermaglie vanno avanti da tempo. Perché se è facile puntare il dito verso il Pd, è vero anche che le dinamiche che caratterizzano il partito a livello polesano e cittadino sono abbastanza note da tempo e che quando si è scelto di formare una coalizione, se ne sono sposati pregi, come quello di portare in dote un numero di voti tale da ottenere la vittoria e di riuscire a trovare una sua unità interna, ma anche i difetti. Fra i quali anche un'innegabile dose di litigiosità. Con la quale ha subito dovuto fare i conti lo stesso Variati, perché dopo l'incontro con Gaffeo, un passaggio istituzionale in Prefettura e un confronto vis-a-vis con il segretario provinciale Angelo Zanellato e poi con il capogruppo in consiglio comunale Nello Chendi, si è seduto a un tavolo insieme a tutti i consiglieri comunali democratici. E fin dai primi scambi di battute, sembra essere emerso con chiarezza che quella a Rovigo, per Variati, che pure da amministratore ha gestito ben più rilevanti problemi e da sottosegretario nel secondo Governo Conte ha addirittura dovuto confrontarsi con le prime misure di contenimento della pandemia, a partire dal lockdown, non sarebbe stata una passeggiata.
«Caro Achille, in relazione alla crisi aperta nel Comune di Rovigo, a causa delle dimissioni del sindaco Gaffeo, sono a chiederti a nome della segreteria nazionale, di voler utilizzare le tue competenze e la tua sensibilità politica per cercare di ricomporre la difficile situazione che si è venuta a creare. Nel confermarti il mio personale sostegno e quello del segretario nazionale, ti auguro fin d'ora buon lavoro». Questo il messaggio di incarico a Variati, firmato mercoledì da Francesco Boccia, responsabile delle Autonomie territoriali ed Enti locali della segreteria nazionale del Pd. Con decisione, quindi, Variati ha raccolto la sfida e dopo i primi incontri, si è poi confrontato con i consiglieri del Pd.


FIRMARE UN PATTO
La riunione, iniziata alle 18, per due ore è risultata impenetrabile. I toni sono stati pacati, ma inutile dire che non è stato tutto rose e fiori. La proposta di Variati, che non ha un incarico di commissario, ma di mediatore, è stata appunto di stilare un documento, una sorta di patto di legislatura che possa essere un primo passo comune per ripartire nell'interesse della città e nel rispetto degli impegni assunti con gli elettori. Sono emerse letture diverse e alcuni spigoli che indubbiamente sarà compito dello stesso Variati limare nel corso del suo mandato, considerando comunque che la volontà comune sembra essere quella di uscire dalla crisi e di convincere Gaffeo a fare lui stesso un passo indietro rispetto alle dimissioni presentate.

Ultimo aggiornamento: 11:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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