ADRIA - Le palme dell'American bar Terrazza in piazza vincono la battaglia legale contro il Comune di Adria. Presenti davanti al locale da tempo immemorabile, in apposite fioriere, collocazione studiata per abbellire l'entrata del locale e della stessa piazza Garibaldi, le piante erano diventate lo scorso anno oggetto del contendere tra il titolare del locale, Paolo Marani, e la polizia locale. Giovedì, il Giudice di pace ha annullato le contravvenzioni elevate, almeno quattro i verbali, nei confronti del noto barman per cifre abbastanza importanti (si parla di 400 euro a verbale).
LA VICENDA
IL PRECEDENTE
Il braccio di ferro tra il barman e i vigili dura da tempo. Nel 2021 sempre il Giudice di pace aveva annullato due sanzioni per mancato rispetto del Regolamento di gestione del ciclo dei rifiuti. Marani, si era rivolto al giudice perchè era stato multato per aver lasciato su suolo pubblico undici contenitori porta-rifiuti differenziati, senza averli ritirati dopo il loro svuotamento. In quella circostanza, sia agli agenti che davanti al giudice, aveva contestato l'assenza di un'area adeguata per il ricovero dei bidoni, non disponendo il suo locale di uno spazio adeguato, lamentandosi inoltre dell'avvenuta eliminazione dell'isola ecologica di piazzetta Orfeo, da lui utilizzata al pari di tutti gli esercenti presenti nei dintorni. Assistito dall'avvocato Giorgia Furlanetto, che ha seguito anche il caso palme, Marani ha contestato le contravvenzioni irrogate invocando l'articolo 16 del regolamento, che recita, al comma 2, che nel caso in cui il privato, per comprovati motivi fisici oppure per la mancanza della possibilità di suolo, non possa adempiere a quanto stabilito per la raccolta porta a porta, possa chiedere al Comune la dislocazione dei bidoni su suolo pubblico. Palazzo Tassoni aveva contestato la cosa. Secondo l'amministrazione, Marani era in possesso di un garage in piazzetta Campanile, luogo dove sono state accertate le violazioni, per il quale era stato rilasciato un passo carrabile. Secondo il Comune, il box poteva essere utilizzato per il ricovero dei contenitori, una volta svuotati. L'esercente però aveva dimostrato che il locale, già adibito a garage, era stato trasformato legittimamente in una dispensa ed in spogliatoio. Impossibile che il Comune non lo sapesse. Secondo il giudice, Marani aveva posizionato legittimamente i bidoni sull'area del passo carrabile.
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