ROVIGO - Una rinuncia che ha fatto rumore sia dentro che fuori il consiglio comunale. E sulla quale è chiamata a rispondere in prima persona la dirigente del settore Servizi sociali Valeria Orna. Sul dietrofront che l’amministrazione di Palazzo Nodari ha dovuto fare in merito al finanziamento Pnrr da 715mila euro, destinato alla sistemazione di due alloggi di proprietà comunale situati in via Caracchio, per l’inserimento di 12 persone affette da disabilità in un percorso di autonomia dal punto di vista lavorativo e sociale, sia la maggioranza che l’opposizione hanno chiesto spiegazioni alla giunta durante la seduta di ieri pomeriggio.
LE INTERROGAZIONI
In particolare, sul caso, sollevato nei giorni scorsi
LA LAMENTELA
Sulla questione, ieri è intervenuta anche Giulia Zago del Sindacato inquilini casa e territorio della Cisl: «Una città guarda al futuro quando si prende cura dei suoi cittadini più fragili, fornendo loro risposte anche in termini di condizioni di vita residenziale. Per questo, il mancato finanziamento del progetto per la realizzazione di due alloggi per disabili in via Caracchio, nel quartiere Commenda, non è un’occasione persa solo per le 12 persone che avrebbero potuto andarci ad abitare, ma per tutta la città. Il progetto sarebbe stato una delle opere più qualificanti nel campo del social housing in Polesine negli ultimi anni. Il coinvolgimento del sindacato nel processo di elaborazione e di realizzazione sarebbe non solo garanzia di controllo, ma anche sostegno per una sinergia positiva sul territorio».
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