L'outlet batte bandiera canadese: obiettivo il decollo sempre mancato

Venerdì 2 Agosto 2019 di Elisa Barion
L'outlet di Occhiobello con la bandiera canadese
OCCHIOBELLO - L’outlet ora parla canadese. Era stata promessa una chiusura in tempi rapidi delle trattative per il progetto di rilancio del polo commerciale. A distanza di 15 giorni da quella comunicazione, ecco l’annuncio dei vertici: «Le Società Costruzioni Generali Italia e Occhiobello Outlet Village sono liete di comunicare che il giorno 31 luglio 2019 si è perfezionato l’accordo di compravendita con la società Dawn Asset Global Limited. Nel mese di settembre verrà organizzata una conferenza stampa con il nuovo amministratore Stephan Jedynak e i rappresentanti della nuova proprietà».
 
Poche righe, scevre di dettagli, per spiegare che le trattative con l’investitore straniero, iniziate a novembre e con un preliminare del contratto di compravendita firmato lo scorso 3 dicembre, sono andate a buon fine e dunque la bandiera bianca e rossa con la caratteristica foglia d’acero che dallo scorso inverno campeggia sul piazzale della struttura commerciale, a maggior ragione può sventolare sotto il sole di questa calda estate polesana.
L’accordo di compravendita con la società canadese rappresenta una svolta o meglio un punto fermo nelle vicende fino a qui piuttosto travagliate dell’outlet. Se solo un paio di settimane fa si è consumato un nuovo capitolo del duro scontro tra la Occhiobello Outlet Village e il proprio ex amministratore, nei confronti del quale la società ha anche intrapreso un’azione di responsabilità, c’è da dire che i problemi per la struttura commerciale sono iniziati diverso tempo prima. I lavori di costruzione dell’outlet, con un investimento nell’ordine dei 40 milioni su una superficie di circa 13mila metri quadrati, si sono conclusi nell’ormai lontano 2011, ma per anni tutto è rimasto congelato. I 74 spazi commerciali si erano riempiti solo di polvere, mentre il parcheggio da 1.500 posti, che si apre proprio a ridosso dell’uscita dell’autostrada, è rimasto desolatamente vuoto. Po, il 12 aprile del 2017 l’apertura del Delta Po Family destination outlet, con un’inaugurazione trionfale e una folla oceanica. Che nei mesi successivi non si è più rivista, tanto che già a inizio dello scorso anno hanno iniziato a chiudersi le porte di alcuni dei già pochi negozi appena aperti. I conti già traballanti hanno vacillato ulteriormente e ad agosto è stata presentata la richiesta di concordato da parte dell’amministratore Gianluca Galli, che a marzo era subentrato al dimissionario Bruno Contini. Poi un primo annuncio di un possibile investitore americano per arrivare infine ai canadesi.
Anche se dalla Occhiobello Outlet Village le bocche restano cucite, in attesa di svelare i particolari del progetto di rilancio a settembre, vale la pena ricordare che secondo quanto annunciato dalla stessa società nei mesi scorsi, l’accordo di compravendita con la Dawn Asset Global Limited dovrebbe prevedere l’acquisto non solo «dell’esistente Villaggio Outlet, ma anche di tutte le aree circostanti, per un progetto commerciale complessivo di 250mila metri quadrati, di cui l’Outlet è soltanto una piccola parte. Il progetto è quello di rilanciare il centro esistente sia commercializzando gli spazi ancora liberi che sviluppando nelle aree circostanti altre attività commerciali anche di natura diversa».
Ultimo aggiornamento: 3 Agosto, 08:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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