ROVIGO - La nuova Ulss 5 Polesana chiude il 2016 con un disavanzo di 9,6 milioni di euro. E la previsione 2017 è peggiore: si stima un buco di ben 48 milioni. «Il 62% del minor risultato d'esercizio è spiegato da una riduzione dei contributi», si legge nella relazione del direttore generale Antonio Compostella. Che nota anche come tale finanziamento «non può, né potrà risultare sufficiente per l'anno 2017 e per gli anni successivi, al mantenimento, come sino ad ora è stato, sul territorio di tre strutture ospedaliere pubbliche, di tre case di cura private accreditate e di tutte le strutture territoriali».
Per tamponare il buco, le decisioni prese dal direttore generale per un contenimento della spesa sono: la riduzione del 20% del budget per i laboratori analisi dei privati accreditati (Casa di cura Città di Rovigo e Centro Medico di Rovigo) con la contestuale attivazione del laboratorio provinciale e una riorganizzazione delle linee produttive; una riduzione delle spese per il sistema informativo; la cessazione della consulenza esterna di gastroenterologia a Trecenta; la ripresa della gestione diretta di servizi esternalizzati, come il servizio di accoglienza all'ospedale di Adria e il caricamento dei certificati del Dipartimento di prevenzione. Accanto a questo, un sollecito alla Regione per rimodulare i contributi.
Ultimo aggiornamento: 17:24
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