ROVIGO - È stato il già presidente dell'Ordine degli avvocati di Rovigo Giampietro Berti a ottenere il maggior numero di preferenze fra i colleghi nelle elezioni per il rinnovo del consiglio dell'Ordine che si sono svolte da mercoledì fino a ieri mattina, anche se l'indicazione della lista di cui faceva parte e che è risultata maggioritaria, è di proporre alla presidenza l'avvocato Laura Massaro. Il voto che designerà il successore di Enrico Ubertone, che ha scelto di non ricandidarsi, si terrà nella prima seduta del nuovo consiglio, che dovrebbe essere convocata a breve e che presumibilmente si terrà già la prossima settimana.
LA CORSA
Alle elezioni per rinnovare il consiglio, formato da undici membri, si presentavano due liste e due candidati indipendenti, per un totale di 16 concorrenti. Alta l'affluenza con 324 votanti. La lista Progetto continuità nell'innovazione, nella quale figuravano i consiglieri uscenti che avevano scelto di candidarsi nuovamente, oltre a Massaro, anche Gianfranco Munari, Maria Grazia Panin, Cristina Sarto e Carmelo Sergi, nonché Berti, presidente per due mandati fino a quattro anni fa, e il volto nuovo Enrica Fabbri. Tutti sono risultati eletti. Oltre a Ubertone, hanno scelto di non ripresentarsi anche il segretario Enrico Cappato e i consiglieri uscenti Emanuela Duò, che quattro anni fa era risultata la più votata, Cristina Guasti, Valentina Verde e Francesco Trapella. L'altra lista, guidata da Palmiro Franco Tosini e denominata contendente, Art. 9 Codice deontologico forense, era composta anche da Fabiola Castellacci, Caterina Furfari, Tommaso Rossi, Mauro Santoro, Angela Zambelli e Giuseppe Tessarin. Le candidature indipententi, invece, erano quelle di Michele De Bellis e Katiuscia Carravieri.
Questi i nuovi componenti del consiglio che sarà in carica per il prossimo quadriennio, con le relative preferenze: Berti 194, Tosini 140, Massaro 134, Castellacci 123, De Bellis 106, Sarto 100, Sergi 93, Panin 92, Tessarin 85, Fabbri 84, Munari 83.
IL SALUTO
Il presidente uscente Ubertone sottolinea che «una grande affluenza è sempre un buon segno, come lo è il fatto che tutto si sia svolto in un clima di cordialità e collaborazione, e che tutti i candidati siano stati votati.