OCCHIOBELLO (ROVIGO) - Dopo 25 anni di attività culturale si è conclusa l’esperienza del Tpo, il Teatro Polivalente di Occhiobello. Ad annunciarlo è chi ne è stato per un quarto di secolo il direttore artistico, il regista Ferdinando De Laurentis, parlando di scelte organizzative ed economiche che sono state prese dall’Amministrazione comunale: «Il prossimo 30 giugno l’attività del Tpo chiuderà ufficialmente i battenti - precisa -. Sono decisioni e vanno rispettate. Noi ci sentiamo un po’ meno rispettati, ma non importa. Non ci siamo mai fermati dal 16 ottobre 1996, quando l’assessore alla cultura di allora, Lorenza Liboni, decise di costruire un corso per attori e operatori teatrali e cinematografici a Occhiobello e con il quale, da allora, abbiamo raggiunto risultati insperati. Rendemmo la sala polivalente delle scuole medie di via Amendola a Santa Maria Maddalena una piccola sala teatrale. Nemmeno la pandemia ci ha fermato e abbiamo continuato con lezioni e progetti video da remoto. Non pensavamo di chiudere, ma così ci è stato comunicato. Accettiamo la decisione così come si accetta una storia che finisce sottolineando invece i tanti progetti realizzati e presentati in questi anni con quanti hanno frequentato il Tpo».
LE POSIZIONI
De Laurentis non sbatte la porta, ringrazia gli amministratori Silvia Fuso e Irene Bononi con cui, dice «ha sempre avuto un buon rapporto» e parla di un nuovo progetto in partenza, un Centro operativo di cinema e televisione (Coct) da avviare già in settembre una volta individuata la sede adatta.