Occhiobello. Aria irrespirabile a Santa Maria Maddalena: residenti contro la fabbrica di prodotti alimentari

Giovedì 15 Settembre 2022 di Alessandro Garbo
Occhiobello. Aria irrespirabile a Santa Maria Maddalena

OCCHIOBELLO (ROVIGO) - Fioccano le proteste dei residenti di Santa Maria Maddalena. I cittadini lamentano i cattivi odori che provengono da una fabbrica della zona, che si occupa di lavorare prodotti alimentari.

Le emissioni preoccupano i residenti e sui social non si contano più i post di protesta. Le segnalazioni tra fine agosto e inizio settembre si sono moltiplicate: alcuni residenti si sono rivolti direttamente all'Amministrazione comunale.


IL PROBLEMA
Il sindaco Sondra Coizzi afferma: «Comprendo il disagio e la stizza dei cittadini, che periodicamente sono investiti da questi odori provenienti, con tutta probabilità, da un'azienda di Santa Maria Maddalena. Le analisi effettuate finora non hanno portato a un'attribuzione certa dell'odore: tengo a precisare che non è un inquinamento ambientale e non ci sono rischi per la salute. Si tratta, però, di un odore asfissiante, nauseabondo e davvero spiacevole. Se il vento tira, gli odori si sentono bene anche a Occhiobello. Non c'è nemmeno una fascia d'orario precisa, perché i cattivi odori si possono sentire alle prime luci del mattino, al pomeriggio o durante la notte. L'Amministrazione comunale non ha responsabilità dirette, ma può appoggiare le rimostranze dei cittadini: invito i residenti a mettere per iscritto questi problemi, a chiedere un incontro con il sindaco per capire quali possono essere le azioni comuni da portare avanti».


RASSICURAZIONE
Il sindaco assicura che si sta interessando della vicenda: «Nel frattempo ho già contattato l'azienda coinvolta dalle numerose proteste: è probabile che azienda sanitaria Ulss e Arpav tornino in paese per fare nuove rilevazioni, come già avvenuto in passato. Il problema dei cattivi odori a Santa Maria Maddalena dura da almeno trent'anni, credo che l'azienda chiamata in causa dai cittadini debba intervenire in maniera definitiva, investendo negli impianti di lavorazione, per risolvere la questione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci