ROSOLINA - (E. Gar.) L’oasi delle dune fossili di via Maria Angela Marangon, ma il discorso potrebbe valere anche per quella “gemella” di Volto, è preda di vandali, balordi e bracconieri.
LE INCURSIONI
Che si tratti di vandali, balordi, incivili o bracconieri, il dato di fatto è che il progetto di riqualificazione delle due Oasi delle dune fossili, realizzato con fondi per circa 200mila euro da Gal e Comune, non sta realizzando gli scopi per cui era stato promosso e, anzi, il tempo, l’incuria, i danneggiamenti e le spoliazioni, stanno mettendo a rischio quanto si voleva invece proteggere. «Come Legambiente abbiamo più volte segnalato la situazione al Comune e abbiamo anche proposto qualche intervento che sarebbe necessario - continuano Boaretto e Carlin - in primo luogo andrebbe recintato l’intero perimetro dell’Oasi e l’accesso chiuso da un cancello con catena e lucchetto, in previsione dell’affidamento della gestione dell’Oasi per la sua valorizzazione che finalmente permetterà di controllarne gli accessi. Ma nel frattempo qualche forma di sorveglianza potrebbe essere svolta anche utilizzando le fototrappole e, come proponiamo da sempre, mediante l’istituzione della figura degli ‘Ausiliari ambientali’ che potrebbero coinvolgere tanti cittadini nella tutela dei beni comuni».