Sale la richiesta di mutui ma il Polesine è sotto la media regionale

Lunedì 17 Maggio 2021 di Francesco Campi
Mercato immobiliare

ROVIGO - I polesani confermano la propria minor propensione all’indebitamento rispetto al resto del Veneto. Nel primo trimestre del 2021, l’importo medio richiesto a Rovigo è stato di circa 119mila euro, 118.975 per la precisione, a fronte di una media regionale di 133.220, già di per sé leggermente inferiore rispetto alla media nazionale, che si è attestata a 137.479. Il valore più alto in Veneto è quello di Verona, con una media di 144.011 euro per mutuo richiesto, seguita a breve distanza da Belluno con 141.985. Treviso Padova e Venezia sono più o meno il linea con la media regionale, rispettivamente con 131.036, 132.278 e 133.501 euro. Subito sopra Rovigo c’è Vicenza, con 122.206 euro, l’unica provincia a fare registrare una variazione negativa negli importi rispetto al primo trimestre dello scorso anno, quando ancora la pandemia non aveva dispiegato i propri effetti sul mercato, di ben meno 8,5%. Particolarmente alta, la variazione di Verona, più 7,7%, e Padova, più 7,6%. Anche Rovigo, fa registrare il segno più, con un incremento di 1,5%, superando Treviso dove gli importi sono cresciuti solo dello 0,9%, ma inferiore al dato medio regionale del più 2,6%, che è in linea con quanto registrato su scala nazionale con gli importi cresciuti del 2,5%.
L’ANALISI
I dati emergono dallo studio congiunto realizzato da Facile.it e Mutui.it analizzando un campione di oltre 10.200 domande di mutuo raccolte in Veneto tra gennaio e marzo scorsi. In una precedente analisi era emerso come nel corso del 2020 a Rovigo il valore medio dei mutui si fosse attestato a 101.021 euro a fronte di una media regionale di 130.823 e nazionale di 135.537. Secondo lo studio, si era trattato di un “effetto Covid”, che aveva visto un calo del valore medio degli immobili o della capacità di spesa degli aspiranti mutuatari. Fra l’altro era aumentata la tendenza a comprare casa fuori città: a Rovigo l’81% degli acquisti residenziali è stato fatto fuori dal capoluogo, rispetto al 78% del 2019.
«Nel quarto trimestre 2020 il valore medio degli immobili oggetto di mutuo è diminuito del 4,5% rispetto all’anno prima, stabilizzandosi a 178.267 euro. Dato preoccupante se si considera che il 2020 era iniziato con valori positivi in Veneto. A causa della pandemia si è passati dal più 2,4% annuo nel primo trimestre al meno 4,5 del quarto, caratterizzato dalla seconda ondata».
Una tendenza che sembra invertita. «Nel primo trimestre - spiega Ivano Cresto, responsabile mutui di Facile.it - le banche non solo hanno continuato a offrire condizioni favorevoli, ma hanno mantenuto elasticità nei criteri di valutazione dei richiedenti: tutto questo ha contribuito a sostenere la domanda in un periodo comunque ancora molto influenzato dalla pandemia. Guardando al profilo del richiedente tipo, emerge che in Veneto chi ha presentato domanda aveva in media più di 40 anni, mezzo anno in meno rispetto al valore rilevato nel primo trimestre 2020. In aumento, invece, la durata del piano di ammortamento medio che passa da 21 anni e mezzo a più di 22 e mezzo».
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