Oltre 300mila multe da riscuotere da 7 anni: ipotesi condono per quelle sotto i mille euro

Sabato 14 Gennaio 2023 di Elisa Barion
rilevatore in via Martiri Belfiore a rovigo

ROVIGO - Condono sì o condono no? La decisione del Comune sulle multe emesse fino al 2015 per le violazioni al Codice della strada arriverà entro il 31 gennaio, come previsto dalla legge, e l’amministrazione è al lavoro per dare una piega alla questione che secondo le sue parole, riguarda 310mila posizioni: tante sono le sanzioni che secondo i criteri della Finanziaria, andrebbero stralciate, sempre che l’amministrazione non decida di optare per il loro recupero. «Sto aspettando i dati dagli uffici - spiega il sindaco Edoardo Gaffeo - e sulla base di questi, convocherò i consiglieri per discuterne perché entro il 31 gennaio bisogna andare in consiglio comunale».

LA SCELTA DA FARE
La questione è che la legge di bilancio 2023 del Governo, prevede la cancellazione delle multe sotto i 1.000 euro e affidati alla riscossione dal 1. gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. La stessa legge dà la possibilità ai Comuni di non cancellare i pagamenti pendenti, come spiega l’Agenzia delle entrate e riscossione: la legge «prevede l’annullamento automatico, alla data del 31 marzo 2023, senza alcuna richiesta da parte del contribuente, dei singoli debiti affidati all’Agente della riscossione dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali, dal 1. gennaio 2000 al 31 dicembre 2015, di importo residuo fino a mille euro». Inoltre, per «gli enti creditori diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali», cioè per i Comuni, «per quanto riguarda le sanzioni per violazioni del Codice della strada e le altre sanzioni amministrative (diverse dalle sanzioni irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali), lo “stralcio” si applica limitatamente agli interessi, comunque denominati, e non annulla le sanzioni e le somme maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notifica della cartella di pagamento».
L’Agenzia spiega ancora: «la legge prevede, inoltre, che gli enti creditori diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali, possano stabilire di non applicare lo “stralcio”, cosiddetto “annullamento parziale”, e di evitare l’annullamento automatico previsto, adottando uno specifico provvedimento e comunicandolo all’Agente della riscossione entro il 31 gennaio 2023».
È quest’ultimo passaggio quello cui sta lavorando l’amministrazione di Palazzo Nodari.

Come detto, lo stralcio riguarderebbe 310mila posizioni: si tratta di multe emesse «di fatto tra il 2010 e il 2015 - chiarisce Gaffeo - perché prima del 2010 c’era già stato un provvedimento che aveva condonato i pagamenti pendenti. Tra l’altro gli uffici mi hanno già comunicato che il recupero in un periodo superiore agli otto anni è molto difficile».

Ultimo aggiornamento: 08:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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