Quasi un milione di euro di multe non riscosse: il Comune vuole lasciare Equitalia e passare a un gestore privato

Mercoledì 23 Febbraio 2022 di Elisa Barion
Un autovelox sulla tangenziale est di Rovigo

ROVIGO - Quasi un milione di euro. A tanto ammonta la cifra delle sanzioni stradali non riscosse dal Comune di Rovigo al 31 dicembre scorso. Il dato complessivo che, per la precisione è di 974.274 euro, è contenuto nella determina firmata dal comandante della Polizia locale Alfonso Cavaliere sulla “Ricognizione accertamento entrate proventi da violazioni codice della strada notificate e non ancora riscosse al 31/12/2021”. Una comunicazione che arriva direttamente dall’Ufficio verbali secondo il quale «risultano accertati e notificati verbali di violazione al Codice della strada il cui importo risulta esigibile alla data del 31/12/2021, ma non ancora riscosso entro tale data».

LE VIOLAZIONI

Quasi un milione di euro che derivano dalla somma di due tipologie di sanzioni: contravvenzioni in materia di circolazione stradale per 513.536 euro, cui si sommano 48.703 euro di spese da rimborsare, per un totale di 562.239 euro, e sanzioni per violazioni al Codice della strada stabilite all’articolo 142 comma 12 ter che riguarda il superamento dei limiti massimi di velocità rilevati con apparecchiature ovvero mediante “l’impiego di apparecchi o di sistemi di rilevamento della velocità” o “attraverso l’utilizzazione di dispositivi o di mezzi tecnici di controllo a distanza delle violazioni” per 363.331 euro più 48.703 euro di spese da rimborsare, per un totale di 412.035 euro.

MANCATE RISCOSSIONI

La cifra, insomma, è notevole. Tant’è che l’amministrazione ha deciso di correre ai ripari e sul punto ci potrebbero essere presto delle novità, come spiega l’assessore al Bilancio Andrea Pavanello. «Si tratta di un problema annoso che vorremmo provare a risolvere cambiando le modalità dell’azione coattiva di recupero. Si tratta, infatti, di sanzioni che in prima sede non vengono riscosse e per questo bisogna procedere a un’azione esecutiva tramite l’Agenzia delle entrate. Purtroppo, però, abbiamo visto che l’azione di recupero è poco efficace e si vorrebbe quindi valutare un servizio alternativo che abbiamo sul tavolo e che dovrà essere sottoposto al vaglio del dirigente».
L’ipotesi sul tavolo è quella di affidare la riscossione a un soggetto privato che possa essere più incisivo di quanto non lo siano l’Agenzia delle entrate ed Equitalia.

UTILIZZO BLOCCATO

Per legge, metà dei proventi derivanti dalle sanzioni per violazione del Codice della strada deve essere destinato a interventi di sicurezza stradale, come per esempio la sistemazione e l’asfaltatura delle strade. Gli oltre 974mila euro non incassati dal Comune al 31 dicembre 2021, invece, come puntualizza ancora l’assessore, «a fronte di crediti vantati per sanzioni stradali e vista la scarsa riscossione, la normativa impone di accantonare queste risorse e di non impegnarle. Infatti vanno inserite nel Fondo crediti di dubbia esigibilità e non possono essere utilizzate».
Il Fondo, conclude Pavanello, «continua nel tempo a crescere in misura significativa e per questo bisogna cambiare la modalità, trovando una strada più efficace nella riscossione dei crediti».
 

Ultimo aggiornamento: 14:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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