Pipì in piazza davanti ai poliziotti: scatta la maxi-multa

Giovedì 23 Luglio 2020 di Francesco Campi
Pipì in piazza davanti ai poliziotti: scatta la maxi-multa
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ROVIGO Uno spettacolo fuori programma rispetto alle iniziative con le quali si cerca di rianimare le serate del centro storico. Uno show dovuto al massiccio abuso di alcol che è costato caro al protagonista, un rodigino sulla quarantina, che dopo essersi spogliato ed essendo rimasto in mutande, per la verità nemmeno indossate in modo da coprire quello che dovrebbero coprire, si è aggirato bellamente in modo sgangherato per i giardini di piazza Matteotti, abbracciando il tronco di un albero in un'improvvisa esplosione di amore per la natura. Poi, nonostante la presenza degli agenti di una pattuglia della Squadra volanti, accorsi dopo le segnalazioni dei passanti di un uomo che girava nudo in pieno centro, si è liberato dei liquidi in eccesso, urinando sempre lì, fra lo sguardo di pietra delle due Torri simbolo della città e quello attonito degli uomini in divisa.

MAXI-MULTA
Il conto per questa sua esibizione è di quelli salati. Perché all'uomo, che indubbiamente ha fatto girare l'economia acquistando alcolici in gran quantità, ma perdendo il senso del limite, gli agenti, che sembrano aver sorvolato sul suo atteggiamento poco collaborativo dovuto allo stato di ebbrezza e al suo ridere in modo scomposto che probabilmente quanto l'euforia dovuta all'alcol è evaporata si è trasformato in ben altro, hanno elevato una sanzione amministrativa per la fattispecie di atti contrari alla pubblica decenza in luogo pubblico, prevista dall'articolo 726 del Codice penale. Un reato depenalizzato nel 2016, quando è stato trasformato in un illecito amministrativo, che prevede una sanzione pecuniaria da 5mila a 10mila euro. Per le sanzioni, entro 60 giorni dalla notifica è ammesso il pagamento in misura ridotta di una somma pari al terzo del massimo della sanzione o, se più favorevole, al doppio del minimo. In questo caso è più vantaggiosa la prima soluzione, ovvero il pagamento di un terzo dei 10mila euro massimi: 3.333 euro. Passati i due mesi, il conto altrimenti lievita a 5mila euro. Davvero non poco per una bevuta eccessiva.

IL PRECEDENTE
Un nuovo segnale forte che arriva a pochi giorni di distanza dall'analoga sanzione elevata alla ragazzina minorenne che aveva urinato nel portico della Rotonda, non solo l'altro monumento simbolo di Rovigo, ma anche luogo di culto, identificata e rintracciata grazie alle telecamere di videosorveglianza. Due indizi, si dice, fanno una prova: a questo punto si può quindi concludere che il segnale che arriva è che a Rovigo sia stata adottata la linea dura contro gli eccessi. Anche per porre un freno a comportamenti, di ragazzini ma non solo, che fanno sfociare serate di divertimento per tutti in gesti inaccettabili che vanno a detrimento del decoro stesso della città. Contro la sanzione, entro un mese dalla sua contestazione, si può anche chiedere audizione al prefetto, che sulla base delle memorie presentate può decidere se applicare o annullare la sanzione, il cui importo può essere determinato anche in base alla gravità della violazione, all'opera svolta dal trasgressore per l'eliminazione o attenuazione delle sue conseguenze, alla personalità e alle condizioni economiche del trasgressore.
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